Verstappen, vittoria d’onore a Suzuka: “Ho corso per Honda, non dimenticherò”

Max Verstappen trionfa a Suzuka nel GP d’addio a Honda, celebrando una partnership leggendaria. Il futuro resta incerto: Aston Martin e Newey sullo sfondo per il 2026.

verstappen

Nel Gran Premio del Giappone 2025, Max Verstappen ha conquistato una delle vittorie più significative della sua carriera, tagliando per primo il traguardo sul circuito di Suzuka. Ma oltre al successo sportivo, questa vittoria ha rappresentato un omaggio personale alla Honda, motor partner della Red Bull fino a fine stagione.

In un fine settimana ricco di simbolismo, Verstappen ha indossato la livrea bianca celebrativa, già vista nel 2021 in Turchia, ma stavolta con un epilogo diverso: la vittoria è arrivata e ha suggellato un capitolo fondamentale nella storia recente della Formula 1.

Un trionfo carico di significato

La livrea d’onore e il contesto emozionale

Max Verstappen ha corso a Suzuka con una livrea bianca dedicata a Honda, richiamo al look utilizzato nel GP di Turchia 2021. In quell’occasione, però, il pilota olandese non riuscì ad andare oltre il secondo posto. A distanza di quattro anni, sul tracciato che è la “casa” storica di Honda, il campione del mondo ha centrato la vittoria, rendendo giustizia a un sodalizio tecnico che ha scritto pagine importanti della storia recente della Red Bull.

Mi sono detto che sarebbe stato pazzesco vincere qui per Honda sulla loro pista”, ha dichiarato Verstappen in conferenza stampa, sottolineando la carica motivazionale in un weekend così speciale. “Mi ha dato una motivazione in più per stare davanti”, ha aggiunto. E i fatti lo hanno dimostrato: Verstappen ha dominato, celebrando Honda nel migliore dei modi.

La fine di un’era: Red Bull e Honda verso il divorzio

Dal laboratorio Toro Rosso ai titoli mondiali

Il legame tra Honda e Verstappen affonda le radici nel 2018, quando la casa giapponese rientrò in Formula 1 con la Toro Rosso (oggi Visa Cash App RB) come “banco di prova”. Il 2019 ha segnato l’inizio ufficiale della partnership Honda-Red Bull, destinata a rivelarsi vincente.

Insieme, Verstappen e Honda hanno conquistato:

  • 4 titoli mondiali piloti

  • 2 titoli mondiali costruttori

Un palmarès imponente, che ha consentito alla Red Bull di spezzare l’egemonia Mercedes nell’era turbo-ibrida e ha consacrato Verstappen come uno dei più grandi della sua generazione.

Il rapporto con Honda è stato fantastico”, ha detto il pilota olandese. “Mi sono trovato veramente bene con loro, mi piace come lavorano, come sono professionali, e come si impegnano. Mi hanno dato molto.”

Il fattore umano dietro il successo

Una sinergia tecnica e culturale rara

Oltre all’aspetto prestazionale, la partnership Verstappen-Honda si è distinta per una forte intesa umana e culturale. Non è un mistero che Verstappen abbia sempre apprezzato il modo in cui gli ingegneri giapponesi si approcciano al lavoro: meticolosi, determinati e silenziosamente efficaci.

L’attitudine di Verstappen, diretta e pragmatica, si è perfettamente integrata con quella del team Honda, dando vita a una collaborazione tecnica basata sulla fiducia reciproca. Il risultato è stato un pacchetto macchina-motore spesso imbattibile, con una costanza di rendimento che ha permesso all’olandese di vincere in ogni tipo di condizione e circuito.

Il futuro: Red Bull, Aston Martin o…?

Honda fornitore di Aston Martin dal 2026

A partire dal 2026, Honda fornirà le power unit alla Aston Martin, ponendo ufficialmente fine alla collaborazione con Red Bull. Questo scenario apre interrogativi importanti sul futuro di Max Verstappen.

Le voci di un possibile addio del campione olandese alla Red Bull non sono nuove, ma la combinazione di due fattori chiave potrebbe spingerlo a guardare con interesse verso Silverstone:

  • La presenza futura di Honda ad Aston Martin

  • Il possibile approdo di Adrian Newey (oggi responsabile tecnico Red Bull) nella stessa scuderia

L’eventuale “corteggiamento” di Lawrence Stroll, patron Aston Martin, avrebbe dunque più di una freccia al suo arco: motore conosciuto e apprezzato da Verstappen, e un team in crescita, forte anche del futuro regolamento 2026 che rivoluzionerà telaio e propulsori.

Red Bull sotto osservazione

Un ciclo che potrebbe chiudersi?

Nonostante le vittorie continuino ad arrivare, Verstappen non ha nascosto in passato alcune perplessità sulla gestione politica interna alla Red Bull, soprattutto in seguito al caso Horner. Se la situazione non si stabilizzerà, non è da escludere che il tre volte campione del mondo (ad oggi) possa considerare un nuovo progetto sportivo, magari meno affollato di tensioni e più coerente con la sua visione tecnica e professionale.

Il GP del Giappone 2025, dunque, potrebbe essere letto anche come una chiusura simbolica di un ciclo, segnato da successi clamorosi ma anche da interrogativi sul futuro.

Verstappen: un pilota nella leggenda

Numeri e determinazione da fuoriclasse

Max Verstappen è ormai entrato nella storia della Formula 1. A 27 anni vanta:

  • Tre titoli mondiali (ad oggi)

  • Decine di vittorie e pole position

  • Record di precocità e costanza mai visti nell’era moderna

Il trionfo di Suzuka non è stato solo un tributo a Honda, ma anche un’ulteriore dimostrazione della sua capacità di vincere sotto pressione, con motivazioni personali che si intrecciano alla perfezione con quelle sportive.

Un presente dominante, un futuro da scrivere

La vittoria al GP del Giappone 2025 consegna alla storia un altro tassello importante nella carriera di Max Verstappen. L’omaggio a Honda è stato autentico, sentito e tecnico al tempo stesso. Un modo per ringraziare chi ha costruito con lui una delle partnership più vincenti della F1 moderna.

Ma ora lo sguardo si sposta in avanti. Il 2026 si avvicina e con esso una nuova era regolamentare. In questo contesto, Verstappen dovrà decidere se proseguire con la Red Bull o accettare nuove sfide. L’ipotesi Aston Martin-Honda-Newey è sul tavolo. E se mai dovesse realizzarsi, sarebbe il proseguimento naturale di una storia iniziata con successo, e forse destinata a continuare sotto nuove vesti.

Max Verstappen ha dimostrato di saper correre per sé stesso, per vincere, ma anche per chi gli ha dato fiducia. Ed è forse proprio questo che lo rende un campione completo: non solo per i risultati, ma per la sua capacità di unire velocità, cuore e visione.

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