Ci sono importanti novità sullo Sportello telematico dell’automobilista, un importante strumento digitale che non è di nuova istituzione (risale infatti al 2000), ma che recentemente è stato aggiornato con una circolare. Lo scopo dell’aggiornamento è quello di semplificare le pratiche amministrative relative alla proprietà di un’auto o alla carta di circolazione. Le novità introdotte servono a semplificare la vita al cittadino.
Cos’è lo sportello telematico dell’automobilista?
Questo sportello telematico serve a ottenere la targa di una vettura o la targa di una moto, oppure la carta di circolazione e il certificato di proprietà di un veicolo. Per ottenere questi documenti bisognava recarsi alla Motorizzazione Civile oppure all’Aci: ora, invece, basta lo STA.
A cosa serve lo sportello telematico automobilista?
Iniziamo con il dire che si possono ottenere diversi documenti importanti, ma si possono effettuare anche delle operazioni più specifiche. Si possono iscrivere al PRA veicoli di massa superiore o pari a 3,5 tonnellate nuovi o usati, ma sono esclusi i veicoli nuovi che provengono da Stati che non fanno parte dell’UE o che non aderiscono allo Spazio economico europeo. Si possono reimmatricolare autoveicoli, motoveicoli e rimorchi. Si può fare il passaggio di proprietà e si può anche radiare un veicolo per demolizione o esportazione all’estero.
Come si usa e dove si trova?
Per utilizzare lo STA bisogna recarsi:
- negli uffici della Motorizzazioni Civile;
- negli uffici territoriali dell’Aci;
- nelle delegazioni dell’Aci provinciale;
- nelle Agenzie pratiche auto abilitate.
Il costo del servizio dipende dalla richiesta e dal dove viene utilizzato. Se si usa un’agenzia di pratiche auto, per esempio, oltre al costo della pratica va aggiunto il costo del servizio di intermediazione.
Chi può aprire uno sportello telematico?
Per chi si occupa di servizi di intermediazione e pratiche, offrire lo STA può essere interessante. Per poterlo aprire bisogna essere abilitati e bisogna rispondere a certe caratteristiche. Intanto bisogna fare una richiesta alla Provincia di competenza, dopo di che bisogna avere i seguenti requisiti: essere ovviamente cittadino italiano e avere più di 18 anni, non aver riportato condanne per reati contro la pubblica amministrazione, non essere iscritto nel registro dei protesti, non essere sottoposti a misure di sicurezza e nemmeno aver dichiarato fallimento. Questi sono requisiti di carattere generale.
Poi ci sono quelli specifici: avere capacità finanziaria, avere locali idonei e possedere l’attestato di idoneità professionale per l’esercizio di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto.
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