I egnali stradali svolgono la funzione fondamentale e indispensabile, vale a dire fornire informazioni corrette a chi guida su direzioni, obblighi, cosa si può fare e cosa non si può fare quando si viaggia in auto. Non rispettare le indicazioni fornite da un cartello stradale può esporre gli automobilisti a gravi conseguenze sia per loro stessi che per gli altri.
Ci sono alcuni segnali, però, che sono più importanti di altri perché indicano un pericolo o un obbligo. Ecco di seguito un ripasso veloce dei segnali stradali più importanti.
Segnali stradali: perché hanno forme e colori differenti tra loro
A fare chiarezza in merito alla segnaletica stradale, scende in campo come sempre il Codice della Strada, con l’articolo 39. Il primo obiettivo dei cartelli stradali è quello di essere ben visibili affinché il conducente riesca a scorgerli anche a una certa distanza: proprio per questo sono usate forme e colori diversi, molto ben definiti. Nel design dei cartelli di segnalazione stradale nulla è lasciato al caso, anche se potrebbe sembrare così.
Quali sono i segnali di pericolo?
I segnali di pericolo sono importantissimi e hanno una forma peculiare, quella triangolare. Per consentire a chi è alla guida di un veicolo di prepararsi ad affrontare il pericolo segnalato, tali cartelli vengono posti a 150 metri dall’inizio del tratto interessato. Esistono anche i segnali di pericolo temporanei che, ad esempio, vengono chiamati in causa quando è necessario segnalare dei cantieri stradali momentanei. In questo caso la parte interna del segnale sarà gialla, anziché bianca. Il Codice della Strada ha formulato una gran varietà di segnali di pericolo tra cui quelli di passaggio a livello, dosso, curva pericolosa, cunetta, attraversamento pedonale, e molti altri ancora.
Segnali stradali di divieto: come riconoscerli?
Con tale segnaletica si segnala all’automobilista uno specifico divieto. Tali segnali si distinguono immediatamente grazie a queste caratteristiche:
- Sono segnali dalla forma tonda con bordo esterno rosso su fondo bianco. A tale regola fa eccezione il cartello di senso vietato, che conserva la sua forma tonda, ma mostra una linea bianca sul fondo completamente rosso. Ecco quindi che troviamo il cartello il segnale del i limite di velocità, il divieto di sorpasso, il divieto di segnalazioni acustiche, e così via. Da notare inoltre che i segnali di divieto sono posti dove prende il via la prescrizione, andando a segnalare poi con un cartello analogo con apposta la dicitura “fine”, il termine del divieto stesso.
Segnali di indicazione: come riconoscerli
Questa tipologia di cartelli svolge la funzione utilissima di andare a fornire le informazioni più diverse, agli utenti. Ad esempio vi sono quelli che segnalando l’ubicazione del centro cittadino, oppure dove si trova il porto turistico, o il nome delle piazze e delle vie.
Insomma sono quei segnali stradali che ci aiutano a muoverci sul territorio senza le ultime tecnologie di navigazione satellitare. Sono formulati in una vasta gamma simboli, colori, forme, e dimensioni, di simboli e di colori. Tale cartellonistica stradale è molto facile da comprendere con l’ausilio di semplici diciture, e icone di riferimento.
Quali sono i segnali di obbligo
Concludiamo il nostro rapido ripasso dei segnali stradali con i cartelli di obbligo. Sono questi, come i segnali di divieto, che si differenziano per la loro forma circolare. Tali cartelli di obbligo presentano il fondo blu e la segnalazione bianca.
Questa tipologia di avviso, è molto intuitivo, e non sono molto numerosi. Potrebbero essere definiti quali segnali di preavviso di direzione. Infatti tali cartelli hanno il compito di andare a comunicare un obbligo, che non lascia alcun dubbio.
A tal proposito ecco che cartello blu con freccia bianca verticale, ad esempio, obbliga di fatto a procedere dritti, mentre quello riportante la freccia a sinistra obbliga a procedere a sinistra, e quello con freccia curva verso destra, di fatto obbliga a svoltare a destra.