Scocca: cos’è, a cosa serve differenza con telaio

Senza la scocca non potrebbe esistere l'automobile. Ecco di cosa parliamo, quanti tipi di scocca esistono e le differenze con il telaio.

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La scocca è una delle parti fondamentali dell’autovettura. Senza la scocca, l’auto in un certo senso non potrebbe nemmeno esistere. La sua funzione è talmente importante da avere ripercussioni sia sul peso dell’auto, sia sulla sua stessa sicurezza. Molto spesso usiamo questa parola come se fosse un  della parola telaio, ma in realtà sono due cose diverse (e in un certo senso complementari). I due concetti, nonché le stesse componenti, si integrano l’uno con l’altra.

Cos’è la scocca?

Si tratta della parte resistente dell’auto ed è composta da una serie di componenti che possono essere fatti in lamiera scatolata. I componenti sono i seguenti: passaruota, porte montanti, longheroni e traverse. Questo componente è diviso in tre parti: la parte frontale contiene il blocco motore (e altri elementi meccanici), la parte centrale che non è altro che l’abitacolo con il sedili e il posto per il conducente, la parte posteriore (il bagagliaio). Questo componente fondamentale dell’auto esiste in tre tipologie differenti:

  • scocca portante: sostiene le parti meccani e protegge le persone che viaggiano all’interno dell’auto;
  • monoscocca: si tratta di un sotto-tipo di scocca portante, che però è costituita da un unico elemento;
  • scocca non portante: le parti meccaniche non sono ancorate alla scocca, ma solo al telaio.

A cosa serve la scocca?

Come detto poco sopra, la scocca cambia funzione a seconda della sua tipologia. Se parliamo di scocca portante, questa sorregge le parti meccaniche e protegge i passeggeri; se invece siamo di fronte a una scocca non portate, le parti meccaniche si ancorano al telaio e la scocca ha una sola funzione, quella protettiva.

La scocca portante, oggi, è molto più diffusa per i minori costi di produzione: sorregge tutte le parti meccaniche, compreso il telaio. A differenza della scocca mono blocco (che è a pezzo unico e rimane molto rigida, perfetta per le auto sportive), la scocca assemblata in un secondo momento permette agli ingegneri di progettare ogni parte in modo differente, gestendo così il grado di rigidezza e deformabilità. E anche questo può essere molto utile, a seconda del tipo di auto che andiamo a progettare.

Ora vi spieghiamo perché è molto utile: da una parte si riesce a fare assorbire l’energia cinetica degli urti aumentando le parti rigide verso l’abitacolo, che deve proteggere le persone; dall’altra si riesce a garantire minori danni da riparare perché vengono danneggiate solo ed esclusivamente le parti coinvolte dall’urto.

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Scocca e telaio: le differenze

Anche se la scocca può essere portante, non va confusa con il telaio. Sono due parti diverse dell’automobile. La prima è la parte resistente, che protegge le persone in caso di urto; il secondo è un insieme di travi che supporta qualcosa (nel caso delle auto, parti meccaniche). In passato, la differenza tra questi due elementi era più marcata (anche “fisicamente”). Oggi, è più sfumata semplicemente perché nelle auto moderne il telaio risulta integrato nella parte inferiore della scocca. Troviamo questi due elementi nettamente differenziati solo su alcuni veicoli: i camion e nei fuori strada nudi e crudi come per esempio la Suzuki Jimny.

 

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