Come si fa la ricarica climatizzatore auto? Prima o poi, anche il climatizzatore della macchina si “scarica” e dobbiamo procedere alla ricarica del gas refrigerante. In questa guida cerchiamo di darvi alcune informazioni utili sul come si fa, quando si deve farlo e perché è importante.
Ricarica climatizzatore auto: perché bisogna ricaricare?
In teoria non dovrebbe esserci bisogno di una ricarica, perché il sistema del climatizzatore dovrebbe essere per così dire a tenuta stagna, ma per cause di vario tipo, ci possono essere delle perdite anche molto piccole e nel corso del tempo il gas alla fine diminuisce e dunque il clima non riesce più a raffreddare bene.
Le cause della perdita possono essere di vario genere:
- danni meccanici;
- esposizione ad alte temperature;
- guarnizioni che non hanno più tenuta.
La cosa migliore da fare quando c’è questo tipo di problema è rivolgersi al meccanico. Le attrezzature presenti in una officina permettono di fare tutto quasi in automatico: non solo la ricarica, ma anche la diagnostica.
Quale gas usare nella ricarica climatizzatore auto
Come è logico che sia, ogni climatizzatore usa un gas specifico in una specifica quantità. Dal 2017, tutte le nuove auto omologate usano il gas R1234yf. Le auto prodotte precedentemente usavano il gas R134A. Entrambi sono ancora utilizzati. Non si può dire lo stesso per le auto ancora più vecchie che usavano il gas R12. Se abbiamo una di queste auto, il climatizzatore va convertito a un gas più recente ed è una procedura un po’ più complessa.
La ricarica del clima fai da te
Non è consigliato fare la ricarica climatizzatore auto fai da te: ci sono delle normative ben specifiche da rispettare che, di norma, un privato cittadino non può riuscire a rispettare. Il liquido refrigerante evapora molto velocemente e il contatto con la pelle può causare il congelamento dei tessuti. Respirare questo gas può portare al soffocamento. Si possono produrre dei gas letali in presenza di fiamma libera.
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