Prezzo benzina? Sempre più alto. Ormai anche al self service siamo arrivati a toccare e superare la soglia critica dei due euro al litro. Ovviamente questa situazione sta creando preoccupazione tra gli automobilisti in tutta Italia. Questo aumento sta mettendo a dura prova il bilancio delle famiglie e delle imprese e sta costringendo il governo a valutare un possibile intervento per alleviare il peso del caro carburante. Tuttavia, le risorse limitate e il deterioramento delle finanze pubbliche pongono delle sfide significative per la realizzazione di un piano di sostegno ampio.
Prezzi benzina: com’è la situazione?
Al momento, il prezzo medio nazionale della benzina nel sistema self-service si aggira intorno a 2,006 euro al litro, con alcune marche che offrono prezzi compresi tra 1,992 e 2,023 euro al litro. Nel caso del diesel, la media è di 1,942 euro al litro, con lievi variazioni tra le diverse compagnie e tra le diverse regioni. Questi prezzi hanno raggiunto livelli preoccupanti per i consumatori e le imprese che dipendono dai trasporti.
Cosa intende fare il governo per l’aumento del prezzo benzina?
A questo punto è lecito chiedersi cosa ha intenzione di fare il Governo Meloni.
Il governo italiano sta prendendo in considerazione un mini intervento per affrontare questi problema. Secondo indiscrezioni, l’idea è quella di un bonus mensile da 80 euro destinato alle famiglie meno abbienti. Questo bonus sarebbe caricato sulla “social card Dedicata a te”, una carta di pagamento prepagata lanciata a luglio, riservata ai nuclei familiari con un Isee inferiore ai 15.000 euro. Si prevede che circa 1,3 milioni di famiglie beneficeranno di questa misura. Il costo dell’intervento ammonterebbe a 100 milioni di euro e verrebbe finanziato tramite l’extra-gettito Iva.
Inoltre, il governo sta considerando il rinnovo per il 2024 del credito d’imposta fino al 28% sul gasolio per le imprese dell’autotrasporto. Questa misura mira a sostenere le imprese coinvolte nel trasporto su strada, che stanno affrontando crescenti costi operativi a causa dell’aumento dei prezzi del carburante.
Le sfide economiche e il prezzo benzina
Nonostante questi sforzi, l’intervento del governo dovrebbe essere limitato a non più di 300 milioni di euro. Questa cifra potrebbe non essere sufficiente a risolvere completamente il problema del caro carburante, ma rappresenta comunque un passo nella giusta direzione per alleviare la pressione sui consumatori e le imprese.
È importante notare che questo intervento potrebbe non essere approvato prima del 27 settembre, quando sarà approvata la Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza. Inoltre, il bonus benzina potrebbe subire una riduzione da 150 a 80 euro se verrà approvato. In ogni caso si tratta di un intervento tampone che non risolve il problema alla radice.
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