Posso guidare l’auto intestata ai genitori? Guida e consigli

Guidare l'auto dei genitori non è un'evenienza remota, capita a tutti prima o poi, ma è legale? Ecco la guida.

guidare auto intestata ai genitori

Una domanda comune tra molti automobilisti, soprattutto giovani o neopatentati, riguarda la possibilità di guidare auto intestata ai genitori. Questo scenario è frequente nelle famiglie italiane, dove spesso si condivide l’utilizzo dei veicoli per ragioni pratiche ed economiche. Tuttavia, l’idea di mettersi al volante di un’auto non intestata a sé può sollevare dubbi su eventuali implicazioni legali, assicurative e burocratiche. In questa guida approfondiremo la casistica, chiariremo cosa dice il Codice della Strada italiano e forniremo consigli utili per evitare problemi.

Guidare auto intestata ai genitori: perché si fa?

Molte famiglie italiane preferiscono mantenere l’auto intestata ai genitori anche se i figli, magari neopatentati, la utilizzano abitualmente. Questo può accadere per diversi motivi:

  • Motivi economici: intestare l’auto ai genitori, specialmente a uno dei due con più esperienza di guida, può risultare vantaggioso dal punto di vista assicurativo. Infatti, un neopatentato potrebbe trovarsi a pagare un premio assicurativo molto più alto se l’auto fosse intestata a lui o lei.
  • Condivisione del veicolo: in molte famiglie, l’auto è condivisa tra i membri del nucleo familiare, senza necessità di effettuare trasferimenti di proprietà.
  • Uso occasionale: a volte i figli utilizzano l’auto dei genitori solo per specifiche necessità, come viaggi o commissioni.

Sebbene queste situazioni siano comuni e socialmente accettate, è importante comprendere le implicazioni legali di questa pratica.

Cosa dice il Codice della Strada italiano

Il Codice della Strada (CdS) italiano non vieta esplicitamente la guida di un veicolo intestato a un’altra persona, purché siano rispettate alcune condizioni fondamentali. Tuttavia, esistono regole e normative che regolano specificamente questo tipo di situazione, soprattutto in relazione a:

  1. La disponibilità del veicolo Il Codice della Strada stabilisce che chi guida un veicolo deve averne la disponibilità legittima. Questo significa che il conducente deve avere il consenso del proprietario del mezzo. Nel caso di un’auto intestata ai genitori, è quindi essenziale che vi sia un accordo tra le parti e che il figlio utilizzi il veicolo con il permesso dei genitori.
  2. La registrazione presso il PRA Secondo la normativa introdotta con il Decreto Legislativo n. 98/2017, quando un veicolo viene utilizzato da una persona diversa dall’intestatario per un periodo superiore a 30 giorni consecutivi, è necessario effettuare una comunicazione presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Questo processo, noto come annotazione della disponibilità del veicolo, serve a identificare chi utilizza effettivamente l’auto.
  3. L’assicurazione La polizza assicurativa deve essere adeguata all’uso che viene fatto del veicolo. Se il conducente principale non è l’intestatario, è necessario informare la compagnia assicurativa, che potrebbe applicare una variazione al premio. Ad esempio, se l’auto è utilizzata principalmente da un neopatentato, l’assicurazione potrebbe richiedere un sovrapprezzo.

Implicazioni assicurative del guidare auto intestata ai genitori o a terzi

Uno degli aspetti più rilevanti riguarda la copertura assicurativa. Guidare un’auto intestata ai genitori senza aver dichiarato alla compagnia assicurativa chi utilizza il veicolo abitualmente potrebbe portare a problematiche in caso di sinistro. Alcune compagnie potrebbero rifiutare di coprire i danni o applicare penali qualora emergesse che il conducente abituale non è l’intestatario della polizza.

Ecco cosa è necessario considerare:

  • Conducente abituale: se l’auto è utilizzata prevalentemente dal figlio, è opportuno comunicarlo all’assicurazione per evitare problemi.
  • Classe di merito: grazie alla Legge Bersani, è possibile ereditare la classe di merito dei genitori, rendendo più vantaggiosa l’intestazione del veicolo al figlio.
  • Neopatentati: in caso di guida di un veicolo intestato ai genitori, è fondamentale verificare che la polizza copra anche conducenti con meno di 25 anni o con poca esperienza di guida.

Conseguenze in caso di mancata regolarità

Non rispettare le normative può comportare sanzioni amministrative o, nei casi più gravi, il sequestro del veicolo. Ad esempio:

  • Omessa comunicazione al PRA: se il figlio utilizza l’auto dei genitori per più di 30 giorni consecutivi senza registrazione, si rischiano sanzioni pecuniarie.
  • Assicurazione non aggiornata: in caso di incidente, la compagnia assicurativa potrebbe rifiutare il risarcimento o rivalersi sul conducente.

Consigli pratici

Per evitare problemi e guidare serenamente l’auto intestata ai genitori, è utile seguire alcuni semplici accorgimenti:

  1. Chiarire l’uso del veicolo: se si utilizza l’auto solo occasionalmente, è sufficiente assicurarsi che l’assicurazione copra anche altri conducenti.
  2. Informare l’assicurazione: in caso di uso abituale da parte del figlio, è importante aggiornare la polizza.
  3. Registrare la disponibilità al PRA: se l’auto viene usata per più di 30 giorni consecutivi, è necessario effettuare l’annotazione.
  4. Rispetta le regole per neopatentati: se sei un neopatentato, assicurati che l’auto rispetti i limiti di potenza previsti dalla legge e che la polizza assicurativa includa questa categoria di conducenti.
  5. Tenere i documenti in regola: porta sempre con te il libretto di circolazione e, se necessario, una dichiarazione scritta dei genitori che confermi il loro consenso all’uso del veicolo.

Guidare un’auto intestata ai genitori è perfettamente legale in Italia, purché si rispettino le normative vigenti e si adottino le necessarie precauzioni. Con un po’ di attenzione e seguendo le indicazioni fornite, è possibile evitare problemi legali e burocratici, godendosi la libertà di utilizzare un mezzo di trasporto condiviso. Che si tratti di un uso occasionale o abituale, essere informati sulle regole è il primo passo per una guida responsabile e sicura.

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