Pedone investito: quando la colpa non è del conducente?

I pedoni sono degli utenti della strada deboli, ma non sempre un loro investimento è totalmente colpa dell'automobilista

pedone investito

Pedone investito: ci sono dei casi in cui la colpa non è del conducente? Per il Codice della strada il pedone è un utente debole: ha la precedenza quando attraversa sulle strisce e di norma non ha alcuna colpa quando viene investito. Non è, però, sempre così: a volte anche i pedoni hanno delle responsabilità, in parte o del tutto.

Pedone investito: perché pensiamo che la colpa sia sempre del conducente?

Posto che il pedone è sempre un utente debole che va protetto, vi è l’errata convinzione che il conducente abbia sempre tutta la colpa di un investimento e ciò è dovuto al primo comma dell’articolo 2054 del codice civile che recita: “Il conducente di un veicolo senza guida di rotaie è obbligato a risarcire il danno prodotto a persone o a cose dalla circolazione del veicolo, se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno”.

In realtà anche i pedoni possono avere delle responsabilità: a occuparsi largamente di questo tema è stata nel corso del tempo la Cassazione. Prima di iniziare a descrivere qualche esempio, giova ricordare che le sentenze della Cassazione non fanno giurisprudenza e si riferiscono al singolo caso che trattano.

La responsabilità del conducente

Quando l’automobilista è responsabile di un investimento? Quando non rispetta le regole del codice della strada e quando non fa di tutto per evitare un impatto. Facciamo un esempio concreto: un automobilista che, in ambito urbano, circola a ben oltre il limite imposto, non vede il pedone che attraversa la strada e lo investe.

La responsabilità del pedone

Anche il pedone può avere le sue responsabilità, ad esempio se viene investito mentre circola in un punto della strada che gli è precluso dal Codice della strada. In città, i pedoni devono sempre camminare sui marciapiedi e su tutti gli spazi predisposti per loro. Se questi spazi non esistono, il pedone può camminare sul margine della carreggiata opposto al senso di marcia per essere più visibile. In ambito extraurbano, vale sempre quello di camminare sul lato sinistro della carreggiata e in fila indiana per non intralciare la circolazione.

Il pedone è tenuto ad attraversare obbligatoriamente:

  • sulle strisce pedonali: prima di attraversare sulle strisce pedonali deve controllare di non avere una macchina addosso (molti pedoni, e gli automobilisti lo sanno bene, a volte si buttano letteralmente sulle strisce senza considerare le auto in arrivo);
  • nei semafori pedonali;
  • nei sottopassaggi;
  • nei sovrapassaggi.

Nel caso manchino strisce pedonali, il pedone può attraversare la carreggiata in linea retta perpendicolare dando precedenza alle auto.

Conducente senza colpa: un esempio

La Cassazione, in uno dei tanti casi esaminati, ha escluso la responsabilità del conducente nell’investimento di un anziano signore che aveva attraversato la strada tra due veicoli che ne hanno impedito l’avvistamento per tempo.

 

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