Patente scaduta: alzi la mano chi, una volta nella vita, si è dimenticato di rinnovare la patente e di averla trovata “per caso” scaduta. A meno di non essere veramente ligi e perfetti, questa eventualità capita almeno una volta nella vita. Tra un rinnovo e l’altro, infatti passa molto tempo e non sempre ci si ricorda quando farlo. Capita, così, di circolare con la patente scaduta: vediamo cosa si rischia e cosa bisogna fare.
Patente scaduta: quali sono le conseguenze?
Partiamo, come sempre, dai fondamentali. Partendo dalle patenti A e B, per le persone fino ai 50 anni, la patente va rinnovata ogni 10 anni. Dai 51 ai 70, il rinnovo è ogni 5 anni. Dai 71 agli 80 si scende ai 3 anni. Per gli over 80, invece, bisogna rinnovarla dopo ogni 2 anni. Per le patenti A e B, la scadenza coincide con il proprio compleanno. Per la patente C, fino ai 65 anni di età ogni 5 anni. Per la patente D, ogni 5 anni fino ai 60 anni di età, ogni anno per gli over 60.
Il Codice della strada è molto chiaro su questo punto: l’articolo 126, comma 11, prevede una sanzione che va dai 158 euro ai 638 euro. Il documento verrà ritirato dalle forze dell’ordine, ma non verranno decurtati punti della patente. Attenzione, però, agli incidenti stradali: se provochiamo un incidente con la patente scaduta, non solo prendiamo le sanzioni previste dalla legge, ma pagheremo anche tutti i danni. Se, invece, il nostro incidente è senza colpa, allora l’assicurazione sarà obbligata a risarcire.
Come rinnovare la patente già scaduta?
Rinnovare la patente è molto semplice. Si può fare a partire da 4 mesi prima della scadenza. Ci sono fondamentalmente due strade da seguire: rivolgersi ad enti pubblici (Motorizzazione Civile, Asl, Servizio RFI, Aci) oppure a una scuola guida. Nel primo caso la procedura è un po’ più lenta e più economica (perché fondamentalmente tanti passaggi, come il pagamento dei bollettini, è tutto a carico del cittadino), nel secondo è più veloce (organizza tutto il privato) e più costoso.