Partenze in salita: una vera e propria bestia nera per tutti coloro che si accingono a prendere la patente, ma non solo. Ci sono tante manovre difficili che bisogna imparare quando si guida un’auto. Spesso sono manovre che richiedono esperienza oppure un talento innato, ma in genere si possono imparare (l’importante è avere anche fiducia in se stessi e tanta pazienza). Il parcheggio in retromarcia è una di queste manovre “bestia nera”, ma anche i sorpassi possono avere la loro dose di difficoltà. Tra le manovre difficili che bisogna assolutamente imparare ve n’è una che fa veramente venire il batticuore: è la partenza in salita.
Dover far partire l’auto in pendenza è una manovra che può incutere timore, ansia, paura: soprattutto quella di andare a cozzare da qualche parte con il posteriore.
Non a caso è una delle manovre che più mettono in difficoltà gli automobilisti, oltre al famigerato parcheggio in retromarcia. Perché sembra così difficile? Perché, se non si ha a disposizione un’auto con hill holder, è tutta una questione di piede, di sensibilità e di tempistiche. Roba da conducenti esperti o comunque molto abili. In ogni caso niente paura: è una manovra che si impara facilmente, basta un po’ di pazienza e di fiducia in se stessi. Ecco qualche utile consiglio.
Partenze in salita: cosa sono?
Partiamo, come sempre, dalle cose basilari, oseremmo dire ovvie: partenza in salita significa partire in una strada in pendenza con un’auto completamente ferma. Più la pendenza è elevata, più le partenze in salita sono difficili. Il perché semplice: entra in gioco la forza di gravità che porterà l’auto a scivolare all’indietro mentre il conducente, invece, la vuole portare in avanti. Due forze contrarie si scontrano e una deve prevalere: quella del motore. L’unico modo per far vincere il propulsore, però, è avere un piede sensibile e non tutti ce l’hanno. Sia chiaro: si può imparare, lo ribadiamo. L’importante è mettersi in ascolto dell’auto e non ascoltare la propria paura.
Consigli e trucchi per le partenze in salita
Questa manovra è possibile solo con un’auto a cambio manuale senza hill holder, ma anche se avete un’auto più tecnologica il nostro consiglio è quello di imparare a fare questa manovra. Sia perché l’hill holder può andare in avaria, sia perché vi può capitare di guidare auto meno avanzate tecnologicamente per i più vari motivi (ad esempio, un’auto di cortesia perché la vostra è in officina). Saper fare questa manovra è sempre utile: come saper parcheggiare senza sensori di parcheggio e telecamere posizionate in ogni dove (comode sì, ma se si vi ritrovate senza rischiate di non saper parcheggiare praticamente da nessuna parte se non in un campo aperto).
Adesso passiamo ai trucchi e ai consigli. Prima di tutto, rilassatevi: soprattutto se siete in uno Stop in salita (magari una salita molto ripida) e dietro ci sono altre auto (che, ovviamente, nella stragrande maggioranza dei casi non rispetteranno le distanze di sicurezza e si ritroveranno praticamente attaccate al vostro retrotreno).
La cosa peggiore che potete fare è agitarvi, perciò non fatelo. Respirate e ragionate. Cosa bisogna fare? Semplice: giocare con frizione, freno e acceleratore. In sostanza, è come una danza e la danza funziona solo se ascoltate e sentite i segnali che vi manda la pedaliera e dunque il motore.
Mentre con il piede destro schiacciate il freno, con il piede sinistro rilasciate lentamente la frizione fino a che non sentite che la marcia è pronta ad entrare. Come si sente? Si sente, si sente: il pedale della frizione rilascerà una leggera vibrazione. Appena la sentite, togliete velocemente il piede dal freno e accelerate il tanto che basta a far spuntare l’auto, dopo di che continuate in scioltezza.
Se le tempistiche di questa danza non vengono rispettate succedono due cose: l’auto va indietro e/o il motore si spegne. Ecco perché è molto importante ascoltare bene la propria auto e non rimanere tre quarti d’ora con la frizione a metà (potrebbe rovinarsi; se sentite odore di bruciato non avete fatto un buon lavoro).
Se questa danza proprio non vi riesce, c’è il trucco furbo: il freno a mano. Utilizzando il freno di stazionamento, infatti, ricreerete l’effetto dell’hill holder (senza hill holder!). I passaggi sono simili, ma il trucco c’è e si vede: accendete l’auto, innestate la prima, rimanete con la frizione schiacciata, tenete attivo il freno a mano e accelerate con dolcezza. A quel punto, con l’accelerazione già in atto, mollate la frizione qualche frazione di secondo prima del freno a mano e partite. Quando si capisce che è il momento giusto? Si capisce, si capisce: si sentirà la fantomatica vibrazione. A rendere molto positivo questo metodo è l’effetto ansia-zero: con il freno a mano inserito, l’auto non tornerà indietro mentre vi aggiustate con la pedaliera. Sempre che non molliate il freno a mano nel momento sbagliato, ovviamente.
Le auto più tecnologiche sono certamente più avvantaggiate, ma ricordate sempre che queste manovre è meglio saperle fare: nella vita, infatti, non si sa mai.
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