EV36Zero è il piano che prevede un futuro a zero emissioni per Nissan. L’obiettivo è quello di puntare alla produzione di batterie ed energia in maniera del tutto autonoma, nonché sul lancio del mercato della nuova versione della Leaf.
Futuro a zero emissioni: l’EV36Zero
La Nissan crede fermamente sulla mobilità elettrica. Ecco che ha annunciato un Electric Vehicle Hub chiamato EV36Zero, che darà inizio al primo ecosistema al mondo per la produzione di auto elettriche. Avverrà nel Regno Unito, presso lo stabilimento di Sunderland.
Questo piano è stato portato avanti non solo dal marchio giapponese, ma anche dalle Envision AESC, collaboratore e leader nella produzione di batterie su scala mondiale. Ha contribuito anche la Sunderland City Council che ha deciso di investire 1 miliardo di sterline per il progetto.
Il progetto prevede la costruzione di auto elettriche, batterie ed energie rinnovabili. Si vuol creare, così, un modello a zero emissioni a 360 gradi: di questo passo, la Nissan vuole raggiungere l’obiettivo carbon free per il 2050.
Il 2035 è invece l’anno in cui tutta la gamma di modelli auto avrà anche la variante elettrica al cento per cento.
Futuro a zero emissioni: lo stabilimento di Sunderland
Il nuovo piano sarà in grado di garantire più di 6 mila posti di lavoro sia dentro lo stabilimento di Nissan che tra la rete di fornitori presenti sul territorio del Regno Unito.
Lo stabilimento a Sunderland ha iniziato la sua attività a partire dal 1986, diventando, con il tempo, il più grande di tutta l’industria auto della Gran Bretagna.
Ora, proprio lì, vengono realizzati la Nissan Qashqai, la Leaf e la Juke. Di questi modelli, il 70 per cento appartengono al mercato dell’Europa continentale, il 20% a quello del Regno Unito e il 10% alla restante fetta dei mercati: Australia, Sud America, Sud Africa, Paesi del Nord.
Futuro a zero emissioni e la Gigafactory
Envision AESC è, dal 2012, il fornitore di batterie dedicate alla NV200 e alla Leaf. È grazie a lui che si creerà la Gigafactory accanto all’impianto di Sunderland.
Entro il 2030, arriveranno i posti di un lavoro a zero emissioni non solo delle vetture, ma anche delle batterie. Subito, il nuovo stabilimento darà lavoro a 750 dipendenti, che si aggiungeranno agli attuali 300. Grazie, poi, alla batteria Gen5, con densità maggiore del 30% rispetto agli accumulatori di oggi, i prezzi delle batterie si abbatteranno.
Nissan punta all’autosufficienza
Grazie a una rete elettrica locale, una “microgrid” rinnovabile al 100% ed elettrica, sarà possibile produrre 55 mila tonnellate in meno di carbonio nell’arco di un anno.
Secondo il progetto, verranno realizzati dieci parchi solari in grado di produrre, insieme a quelli già esistenti, 132 MW.