C’è un fascino senza tempo nelle auto che sanno evocare immagini di vacanze, libertà e stile. La Microlino Spiaggina si inserisce con eleganza e irriverenza in questa tradizione, fondendo l’anima pop delle bubble car anni ’50 con la mobilità sostenibile contemporanea. Frutto dell’evoluzione della Microlino 2.0, questa versione scoperta e leggera rappresenta una dichiarazione d’intenti chiara: non essere solo un mezzo di trasporto, ma un oggetto di design in movimento, pensato per vivere l’estate – e magari anche la città – con uno spirito giocoso, ma concreto.
Microlino Spiaggina: irriverente e radicale
A colpire è subito l’impatto visivo: la Microlino Spiaggina conserva la struttura della 2.0, ma la trasforma con soluzioni stilistiche radicali. Il tetto scompare, lasciando spazio a un abitacolo completamente aperto. Le portiere tradizionali spariscono, sostituite da cinghie che rimandano alle spiaggine storiche. Il parabrezza, privo di cornice, accentua la sensazione di continuità tra dentro e fuori, creando un effetto “tela aperta” sul paesaggio.
A livello tecnico, la base resta quella della Microlino di seconda generazione: carrozzeria mista in acciaio e alluminio, trazione posteriore, batteria agli ioni di litio. Il motore elettrico consente una velocità massima di circa 90 km/h, più che sufficiente per il traffico urbano e le statali costiere. L’autonomia dichiarata è di 177 km, ma i dati reali, registrati durante i test, si avvicinano più realisticamente ai 100-120 km. Un margine comunque ampio per gli spostamenti tipici dell’uso turistico o urbano. In ogni caso, ciò che davvero distingue la Spiaggina non è la scheda tecnica, ma l’esperienza.
Interni retrò e minimali
Entrare nella Microlino Spiaggina è un piccolo rito. L’accesso frontale, identico a quello delle versioni coperte, si traduce in una dinamica d’ingresso quasi teatrale, resa ancora più divertente dalla configurazione aperta. All’interno, al posto dei consueti sedili, trova posto una panca unica, pensata per due persone. Il rivestimento, facilmente lavabile, è pensato per affrontare sabbia, salsedine e umidità senza patemi. Lo stile dell’abitacolo è volutamente minimale, privo di climatizzatore o finestrini, ma dotato dell’essenziale per godersi l’aria aperta in ogni condizione. Il volante e il cruscotto conservano il layout della Microlino 2.0, con una piccola strumentazione digitale e comandi semplici. Due pedali e zero pensieri.
Nel traffico estivo, tra turisti distratti e strade congestionate, la Microlino Spiaggina si muove con agilità sorprendente. Il raggio di sterzata ridotto, il peso contenuto e le dimensioni compatte la rendono perfetta per i centri storici e i parcheggi impossibili. Il suo design rétro, con le ruote carenate, le finiture in corda e gli inserti cromati, cattura inevitabilmente l’attenzione. Ed è proprio questo l’obiettivo: non passare inosservati, ma farsi portavoce di un altro modo di intendere la mobilità.
Quanto costa la Microlino Spiaggina?
Il prezzo di listino, fissato a 25.990 euro, può sembrare impegnativo se considerato solo in termini di contenuto tecnologico. Ma la Microlino Spiaggina non va letta con la logica del rapporto euro per cavallo o chilometro. Si rivolge a un pubblico particolare, sensibile al fascino dell’oggetto ben disegnato, alla cultura della vacanza sostenibile, all’estetica del dettaglio. È un prodotto di nicchia, certo, ma capace di costruirsi un’identità forte proprio attraverso la sua unicità. In un mondo dove la standardizzazione domina, la Spiaggina ha il coraggio di essere diversa, anche a costo di sembrare eccentrica.
La scelta di eliminare optional come il climatizzatore o le portiere può sembrare estrema, ma risponde a una filosofia ben precisa. In un’epoca di overdesign e complessità crescente, la Microlino Spiaggina propone un ritorno alla semplicità. Ogni dettaglio – dalle cinghie alle maniglie, dalla panca ai tappetini – racconta una storia fatta di essenzialità e stile. Non è un mezzo da usare tutti i giorni, almeno non per tutti. Ma è perfetta per chi cerca un secondo veicolo da affiancare all’auto principale, o per le località turistiche che vogliono offrire un’esperienza di mobilità innovativa ai propri visitatori.
Dal punto di vista della strategia aziendale, questa versione rappresenta un ulteriore tassello nella costruzione del marchio Microlino come icona culturale oltre che come costruttore. La Spiaggina si inserisce nel solco di una tradizione che parte dalla Fiat 500 Jolly Ghia degli anni Sessanta e arriva fino agli scooter elettrici customizzati per i resort di lusso. Un prodotto lifestyle, insomma, che però non rinuncia alla qualità costruttiva e all’ingegneria solida che ha reso la Microlino 2.0 un piccolo successo europeo.
A livello produttivo, il veicolo viene costruito in Svizzera con componenti europei, sottolineando un’attenzione alla filiera e alla qualità che ben si sposa con il suo posizionamento premium. La personalizzazione è parte dell’esperienza: oltre al colore, è possibile scegliere tra diverse finiture per la panca, dettagli cromatici e accessori da spiaggia. In futuro non si esclude una possibile collaborazione con brand di moda o design, proprio come avviene nel mondo della nautica.
Con l’arrivo della Microlino Spiaggina, si rafforza un trend che vede la micro-mobilità elettrica non solo come alternativa urbana, ma anche come strumento per ridefinire il tempo libero e il turismo sostenibile. Il messaggio è chiaro: l’elettrico non deve essere per forza sinonimo di serietà o rigore. Può essere anche divertente, colorato, leggero. E soprattutto umano.
Mentre il mercato delle auto elettriche cerca di ritrovare slancio tra incentivi e transizioni lente, la Microlino risponde con una proposta fuori dagli schemi, che unisce fascino vintage, rispetto per l’ambiente e una visione molto chiara del futuro: piccolo, elegante e, soprattutto, libero.