Il liquido refrigerante è uno dei tre liquidi fondamentali che permettono il funzionamento del motore. La sua presenza è fondamentale esattamente come accade per l’olio freno l’olio motore. Senza questo liquido, il motore termico non può funzionare, anzi: rischia danni serissimi. Nelle autovetture raffreddate a liquido, il refrigerante è importantissimo sia per le alte temperature che per le basse temperature. Vediamo perché.
Il liquido refrigerante dell’auto: cos’è e com’è fatto?
Si tratta di un liquido speciale (non è semplice acqua) che ha due caratteristiche fondamentali: da una parte rinfresca il motore quando la temperatura supera un certo limite, dall’altra impedisce il suo congelamento quando le temperature scendono sotto lo zero. Da una parte, dunque, raffredda e dall’altra ha un effetto fluidificante. Si tratta di un liquido che lavora con temperature inferiori allo zero e superiori ai 100 gradi centigradi. Nelle auto moderne non si usa la semplice acqua da tanto tempo, anche perché questi liquidi appositamente studiati hanno anche funzioni protettive contro la ruggine.
Di base, il liquido refrigerante è una miscela di acqua e glicole etilenico che viene pompata all’interno del sistema motore in modo tale da evitare il surriscaldamento.
Quando va sostituito?
Anche questo liquido va sostituito esattamente come il l’olio motore. Il liquido blu va sostituito ogni due anni. Gli altri due, invece, ogni 4/6 anni al massimo. Se il colore cambia e se notate delle riduzioni di liquido nella vaschetta, è tempo per un cambio o per un rabbocco.
In situazioni normali, il sistema di raffreddamento è un sistema chiuso esattamente come quello dei freni o quello dell’olio motore. Un sistema chiuso significa che non ci dovrebbero essere dispersioni di nessun tipo. Le auto però sono oggetti sottoposti ad un’usura costante: i tubi di gomma con il tempo possono avere delle micro fessure e lo stesso dicasi per le guarnizioni. Di conseguenza, soprattutto se l’auto inizia ad avere qualche anno sulle spalle, è facile che possiate notare una diminuzione del liquido refrigerante. Oltre a qualche controllo approfondito al sistema di raffreddamento, non scordate di fare un rabbocco regolarmente.
Quale refrigerante usare?
In commercio ne esistono di varie tipologie, ma intanto bisogna leggere il libretto dell’auto che elenca i prodotti consigliati dalla casa costruttrice. Di base bisogna usare quello, poi si può scegliere – sempre seguendo le indicazioni basilari – anche un altro tipo di refrigerante (purché sia sempre adatto al nostro motore) in base a condizioni che ci costringono a optare per prodotti più specifici.
Per esempio, se dobbiamo passare del tempo con la nostra auto in località con climi estremi, avremo bisogno di un liquido adatto (per esempio un refrigerante adatto a climi molto caldi oppure a temperature invernali estremamente basse). Anche il tipo di tragitto può fare la differenza, così come ovviamente la tipologia del motore (le esigenze di un motore sportivo possono essere diverse da quelle di un motore di un’utilitaria).
Il colore del liquido refrigerante
I colori del refrigerante sono sostanzialmente tre:
- blu o verde oltremare: liquido per auto datata. Anche se contengono nitriti, fosfati e sali, vengono utilizzati per le auto vecchie che necessitano di mantenere un ph basico o alcalino ad un certo valore;
- arancione-rosso: si chiamano OAT, organic acid technology e sono liquidi refrigeranti composti da fluidi organici. Si usano su motori ad alte prestazioni a benzina e a gasolio. Si miscelano con tutti gli additivi, eccezion fatta per quelli destinati ai blu;
- giallo-porpora: si chiamano HOAT, vale a dire Hybrid organic, acid technololgy, e sono quelli per i motori più moderni, ad alta propulsione e compressi.
I liquidi giallo-porpora e arancione-rosso si possono miscelare, a patto che il primo sia al 90%. Per contro, nessuno di questi liquidi può essere miscelato con il blu-verde oltremare.