Quali sono gli incentivi auto 2022? Vediamo che cosa prevede la Legge di bilancio per il nuovo anno. A seguito del voto di fiducia che ha incassato il Governo, è stato approvato il nuovo disegno di Legge di Bilancio da parte della camera dei Deputati. Questo è entrato in vigore a partire dall’1 gennaio del 2022 con 355 voti favorevoli e soli 45 contrari. I provvedimenti che hanno a che fare con il settore dell’automotive sono due. Questi si trovano all’interno di una manovra del Governo che un tempo era chiamata “bonus per le concessionarie”. Si tratta di una proroga per poter beneficiare del retrofit elettrico, un incentivo per le vetture a zero emissioni. Vediamo, più nel dettaglio, in cosa consistono queste novità!
Tutte le novità
Nel 2022, una novità che ha a che vedere con gli incentivi del settore automotive, è sicuramente il fondo che è stato stanziato per incentivare la distribuzione automobilistica. Questo fondo è di 150 milioni di euro ed è da destinare a tutti quegli operatori economici che fanno parte del settore turistico, sello spettacolo e del mondo automotive che hanno subito gravi danni a causa dell’emergenza dovuta al Covid-19.
Questa normativa non si riferisce in maniera specifica alle concessionarie, bensì parla degli operatori economici. In generale, questa locuzione non sta a significare l’industria in sé, per cui bisogna vedere nello specifico a chi si stia facendo riferimento. È vero infatti che tutti i criteri inerenti all’assegnazione dei contributi verranno poi stabiliti a partire da un decreto successivo da parte del Ministro per lo Sviluppo Economico. Si parlerà quindi del primo febbraio 2022.
Incentivi auto e retrofit elettrico
Secondo le novità del 2022 per quanto riguarda gli incentivi auto, si parla anche di retrofit elettrico che sarà valido fino al 31 dicembre del 2022. Così, fino a questa data, si potrà ancora usufruire del cosiddetto bonus fiscale al 60 per cento. Questo, entro il limite dei 3.500 euro. Inoltre, questo bonus sarà applicato insieme al costo per l’installazione di un propulsore elettrico al posto di quello tradizionale endotermico.
Per specificare meglio, secondo quanto riportato dalla legge di Bilancio, bisognerà sostituire il motore termico con un sistema per la riqualificazione elettrica che sia omologato secondo il decreto voluto dal Ministero delle Infrastrutture e del Trasporti a partire dall’1 dicembre del 2015.
Tutti coloro che convertono le propria vettura, con una massa che rientra nelle 3 tonnellate e mezzo, si prevede anche un contributo del 60% per quanto riguarda le spese relative all’imposta del bollo che serve a registrarsi al Registro automobilistico.
Niente incentivi?
Per il momento, purtroppo, non sono previsti gli incentivi inerenti all’acquisto di vetture a basse emissioni di CO2. Si parla delle auto elettriche e le plug-in. Di conseguenza, non ci sono incentivi nemmeno per la rottamazione. Vedremo, nei prossimi mesi, se il Governo deciderà di cambiare idea e intervenire in altro modo.
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