Ali di gabbiano: un vero e proprio mito (estetico) che fa sognare e ci fa pensare a quasi un’età dell’oro del tutto mitica. No, non stiamo parlando di Jonathan Livingstone e dei suoi simpatici ed eleganti simili, ma di portiere auto e in particolare di un tipo specifico di apertura che fa sognare, trasalire ed eccitare da decenni gli appassionati di automotive.
Sono portiere che hanno segnato letteralmente l’immaginario di ogni appassionato di automotive, anche di coloro i quali le detestano, perché a loro modo hanno fatto la storia del design. Eleganti, particolari e scenografiche, queste portiere oggi si trovano per lo più sulle auto di fascia molto alta, in genere super sportive. Un vezzo destinato solo ai ricchi? Non proprio, ci sono anche motivi tecnici piuttosto importanti.
Le ali di gabbiano: più che portiere, degli status symbol che fanno sognare
Lo dice la parola stessa: sono delle portiere auto che si aprono come le ali di un uccello. Non è un sistema adottato comunemente: è molto raro e da sempre rappresenta un elemento di fascinazione estetica e tecnica per la loro particolarità. Il termine inglese, gullwings, venne coniato nel lontano 1952 per descrivere l’apertura delle portiere raffigurate come le ali di un gabbiano in volo. Le portiere che adottano questa soluzione tecnica si aprono verticalmente e trasversalmente.
La loro consacrazione avviene con un modello auto storico che si chiama Mercedes 300 Sl: siamo nel 1952 e questo modello così particolare (ed elegante) arriva al secondo posto della mitica Mille Miglia, poi ecco la vittoria alla 24 ore di Le Mans. Gli occhi sono tutti per lei: potente, elegante, sportiva e con le portiere che, dal tettuccio, si aprono in verticale come le ali di un gabbiano. Questo modello da corsa viene trasformato in un modello stradale mantenendo lo stesso nome.
Dopo la 300 Sl, arrivarono altri modelli con portiere ad ali di gabbiano: si è sempre trattato di auto sportive. La più nota al grande pubblico è la De Lorean DMC-12: è l’auto protagonista della fortunatissima trilogia Ritorno al futuro con Micheal J.Fox. Il suo design affilato, le portiere ad ali di gabbiano e la sua scocca in alluminio l’hanno trasformata in un vero e proprio oggetto di culto per tutta la generazione Millennial appassionata di fantascienza e di automotive. Altri modelli noti sono la Marcos GT 1500 del 1961, la Bricklin SV-1 del 1974, la recente Gumpert Apollo del 2005.
Un po’ meno recente della Gumbert, vi è la nipote della 300 SL: la McLaren Mercedes SLR che vedete in questo articolo. Questa macchina adotta una nuova tipologia di portiere ad ali di gabbiano che non sono più ancorate al tettuccio, ma al montante anteriore. L’effetto è più moderno, molto elegante e anche – se vogliamo – più aggressivo delle prime soluzioni. Nel 2009 è uscita la Mercedes SLS, con un ritorno al passato: le portiere ancorate al tettuccio.
Perché le ali di gabbiano sono poco diffuse?
Questa è la domanda delle domande: tutti gli appassionati di questa soluzione tecnica vorrebbero ali di gabbiano ovunque, ma purtroppo non è possibile. Sono bellissime, ma sono destinate a rimanere una vera rarità e il motivo sta nel loro costo.
Rispetto alle portiere tradizionali, quelle ad ali di gabbiano hanno delle difficoltà di progettazione in più. A livello ingegneristico non sono un problema, ma per farle diventare diffuse servirebbe ripensare a tutta la struttura dell’automobile perché cambia la distribuzione dei pesi. Finché si tratta di auto in edizione limitata (o quasi) il problema non si pone, ma quando parliamo di veicoli prodotti in milioni di esemplari il discorso cambia.
Poi, ci sono dei motivi pratici. Anche se le ali di gabbiano consentono un’accessibilità migliore all’abitacolo, rimane il problema della chiusura: da aperte rimangono in alto e una persona con disabilità o semplicemente bassa avrebbe difficoltà a chiuderle, a meno che non ci sia la chiusura elettronica (costo aggiuntivo). Poi, la questione sicurezza: gli standard attuali, con le ali di gabbiano, potrebbero non essere rispettati. Ecco perché rimangono prerogativa delle super car per pochi.
Le ali di gabbiano oggi
Attualmente c’è un’auto di serie, sempre di lusso, che le adotta come standard: è la Tesla Model X, che non è un’auto sportiva, bensì un Suv dalle linee molto affilate. A distanza di oltre 70 anni, le portiere con apertura verticale continuano a far sognare e ad essere uno status symbol tecnico.