In questo articolo vedremo se convenga di più acquistare un’auto ibrida plug-in o elettrica.
Nello specifico, vediamo le due motorizzazioni dal punto di vista della loro gestione e manutenzione così da avere un quadro completo circa le spese da affrontare in un caso o nell’altro.
Ibrida plug-in o elettrica: le definizioni
Partiamo, innanzitutto, definendo cosa si intende per auto elettrica e la ibrida plug-in.
La prima viene alimentata attraverso una batteria e presenta uno o più motori elettrici che si attivano in trazione.
Le auto ibride invece sono denominate anche PHEV, acronimo appunto di Plug-in Hybrid Electric Vehicle. Si tratta di una vettura che combina il propulsore elettrico con uno endotermico. Quest’ultimo è un motore che va a combustibile, sia esso diesel o benzina, e serve per la trazione. All’interno della vettura si può trovare la batteria con la funzione di ricarica per il propulsore elettrico. È inoltre possibile alimentarla grazie a una presa installata direttamente a bordo.
Per portare al massimo la ricarica della batteria, si possono utilizzare le colonnine pubbliche, ma anche una presa elettrica da posizionare, ad esempio, all’interno del box casalingo.
Costi di manutenzione dell’auto elettrica
Diciamo subito che le vetture elettriche hanno dei costi di manutenzione molto bassi rispetto altri veicoli simili, ma con motorizzazioni tradizionali.
Quando si va a fare il tagliando, in una EV il suo valore è di circa il 30%-50% in meno rispetto un’endotermica. Questo vale per i marchi più diffusi, mentre se si prendono in considerazione quelli premium la differenza, potrebbe addirittura aumentare.
Attenzione però a non farsi ingannare dalle prime valutazioni. Per le elettriche sostituire la batteria significa spendere migliaia di euro. Certo, questo accade ogni 8 anni o dopo aver percorso 160.000 chilometri, ma bisogna mettere in conto questa spesa.
Costi di manutenzione dell’ibrida plug-in
Per il tagliando, il valore di un’ibrida plug-in non risulta essere troppo diverso rispetto le auto a diesel o benzina. Bisogna tuttavia tenere in conto che si debba sostituire la batteria. Se da una parte si può dire ce questa è molto più conveniente rispetto quella presente in una EV, i prezzi restano lo stesso elevati. Alcune possono infatti arrivare anche a costare alcune migliaia di euro.
Ibrida plug-in o elettrica: costi di gestione
Per quanto riguarda i costi di gestione di queste vetture, non si può fare una stima precisa. Probabilmente, se si dovesse ricaricare l’auto ogni giorno, allora il suo valore sarebbe molto simile a quello di un’auto elettrica.
Bisogna poi tenere in conto degli incentivi locali eventuali. Tra questi ci sono: accesso in ZTL gratuito, esenzione dal bollo auto, parcheggio gratis sulle strisce blu. È sempre bene informarsi circa la validità di queste agevolazioni in una determinata zona. Così, si eviteranno brutte sorprese!
Tra un’ibrida plug-in e un’elettrica ci sono delle differenze, ma per scegliere una o l’altra è bene tenere sempre in conto dell’utilizzo che se ne vuol fare.