Tra le tante notizie e novità del settore automotive, ci sono quelle legate all’eco sostenibilità: così Hyundai è per il free carbon.
Cosa significa? Che la casa di produzione giapponese si è posta come obiettivo quello di investire sull’elettricità ecosostenibile e su materiali riciclati e, allo stesso tempo, vuole ridurre le emissioni di CO2.
Secondo il piano della Hyundai, denominato il programma RE100, si vuole arrivare a tutto questo entro il 2040.
Mancherebbero un pò meno di vent’anni perché si riesca ad organizzare a questo proposito. Si tratta quindi di tempi relativamente brevi. Il RE100 è stato creato nel 2014 da parte di The Climate Group e Carbon Displosure Project (CDP). Si voleva sensibilizzare le aziende a utilizzare l’elettrico in favore di un impatto ambientale meno dannoso.
In questo articolo spieghiamo, più nel dettaglio, quali sono le modalità secondo le quali si sceglierà di sfruttare le fonti rinnovabili, ovvero le strategie di provvigione. Si vedrà anche come, nel concreto, si vogliano rendere le fabbriche sempre più ecologiche, quali siano le collaborazioni tra la diverse società appartenenti al settore automotive e quali siano i gruppi che abbiano aderito al progetto.
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Hyundai per il free carbon: così vuole ridurre la CO2 investendo sull’elettricità ecosostenibile e materiali ricavati da rifiuti marini. Vediamo i suoi progetti e come si sta muovendo per realizzare un futuro a zero emissioni di carbonio.
Hyundai è per il free carbon entro il 2040
Il trend degli ultimi tempi, per i costruttori di automobili, è quello di ridurre al massimo l’impatto ambientale. Così, il concetto di sostenibilità è diventato fondamentale nei processi produttivi delle aziende. Le più importanti vogliono raggiungere l’obiettivo free carbon entro tempi brevi, sfruttando energie rinnovabili e materiali riciclati.
In questa direzione non poteva che muoversi anche Hyundai che, con il programma RE100, vuole usare energia pulita al 100% entro il 2040-2050. contemporaneamente, la casa di produzione automobilistica, si sta impegnando per la raccolta di rifiuti in alto mare. Con questi, sviluppa soluzioni per riciclare i materiali e riusarli come rivestimenti per gli interni.
Hyundai è per il free carbon insieme a 300 società
Tutto il gruppo Hyundai, compreso Kia e Hyundai Motor, hanno deciso di partecipare a questo progetto. Il RE100 è stato creato nel 2014 da parte di The Climate Group e Carbon Displosure Project (CDP). Si voleva sensibilizzare le aziende a utilizzare l’elettrico in favore di un impatto ambientale meno dannoso.
Faranno parte del progetto altre trecento società, sperse in tutto il mondo. Insieme, “migreranno” in direzione di fonti rinnovabili.
Quali sono le strategie di provvigione? Per il gruppo Hyundai si sta pensando di utilizzare pannelli fotovoltaici, sfruttare l’energia eolica e servirsi del programma detto “Green Premium” realizzato dall’azienda Korea Electric Power Corporation.
Fabbriche sempre più ecologiche
Già dal 2013, il gruppo coreano si muove in direzione dell’energia green. Nello stabilimento di Asan, ci sono già da allora impianti solari che riescono a produrre, annualmente, 13 mila Mwh. Questo “sperimento” si è poi ripetuto nel 2020, in collaborazione con Korea Hydro & Nuclear Power Company. È avvenuto a Ulsan e l’energia prodotta all’anno è stata di 12.500 Mwh.
Anche Kia si muove in questa direzione. Lo ha fatto in Slovacchia, a Zilina, già dal 2019. lo stesso vale per Hyundai Mobis che ha fondato il GMEMS ( Global Mobis Energy Management System), progetto in Corea per il risparmio energetico.
Hyundai è per il free carbon: recuperare i rifiuti in mare
La parte più importante del discorso legato alla sostenibilità ha a che vedere con il recupero di rifiuti. Questi inquinano i mari, per cui si possono riprendere e riutilizzare creando nuovi materiali, creando un modello di economia circolare.
Citiamo l’iniziativa Healty Seas, olandese, in collaborazione con l’azienda coreana. Insieme sono riuscite a ripulire le acqua a Itaca, in Grecia, di un allevamento abbandonato.
Un futuro sempre più sostenibile per superare le crisi
Ad oggi non si può prescindere dal parlare di come ridurre le emissioni di CO2 e altre polveri sottili. Si affrontano quindi argomenti relativi alle fonti di energia rinnovabile, o a come poter pulire i fondali marini dai rifiuti prodotti dall’uomo, e riutilizzarli per prodotti di qualità.
Continuare a guardare in questa direzione significa da un lato avere a cuore il nostro Pianeta e l’ambiente dove viviamo e respiriamo.
Dall’altra significa anche trovare delle alternative valide per risparmiare su ogni lato. Anche dal punto di vista dei consumi dei materiali che le fabbriche devono utilizzare per rivestire gli interni delle automobili. In questo momento, è un’ottima idea il ridurre su tutti i fronti, anche a causa sia della Pandemia che della crisi dei microchip.
Queste due situazioni poco spiacevoli e con una data di fine poco chiara a tutti, hanno messo in seria difficoltà il settore automobilistico che, però, trova soluzioni sempre nuove e guarda al futuro, sapendosi rinnovare.
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