Guidare in sicurezza, errori da non fare: la guida

La guida sicura è un mantra da seguire: ecco tutti gli errori che ogni automobilista compie almeno una volta nella vita. Qualcuno tutti i giorni.

guidare in sicurezza

Guidare in sicurezza: è il mantra che ci ripetono costantemente alla scuola guida, peccato che ottenuta la patente e passati pochi anni dall’ottenimento della licenza di guida, ci dimentichiamo (non sempre, ma spesso) le regole più basilari della guida sicura. Ecco dunque la guida di Carx ideata per chi ha dimenticato tante cose, ma anche per chi si sta approcciando per la prima volta alla guida.

Guidare in sicurezza: gli errori più comuni

Sembra scontato, ma non lo è: per guidare in sicurezza dovremmo tutti rispettare il Codice della Strada. Nella realtà dei fatti, tutti quanti – nessuno escluso – porta avanti delle cattive abitudini che possono metterci a rischio e sono abitudini che il più delle volte percepiamo come assolutamente innocue. Partiamo dagli errori più che comuni che vengono compiuti ogni giorno:

  • accendere l’auto appena entrati;
  • non sistemare gli specchietti retrovisori;
  • non usare la cintura di sicurezza;
  • non rispettare la distanza di sicurezza;
  • posizione errata delle mani sul volante;
  • piede sul tappetino;
  • non usare gli indicatori di direzione;
  • frenare in discesa;
  • uso del cellulare;
  • usare male le marce;
  • non rispettare i limiti di velocità.

Guidare in sicurezza: accendere l’auto appena entrati

Lo sappiamo: vi considerate conducenti esperti e pensate di non aver bisogno di seguire regole, per cui quando entrate in auto inforcate la chiave e accendete immediatamente il motore. Niente di più sbagliato e alla scuola guida lo ripetono in continuazione. Prima di avviare l’auto, bisogna allacciare la cintura e controllare che sia tutto a posto sul fronte posizione sedile, volante, visuale e specchietti retrovisori.

Guidare in sicurezza: non sistemare gli specchietti retrovisori

Lo abbiamo accennato nel punto precedente: moltissimi conducenti non sistemano mai gli specchietti retrovisori. E questo è un male, indovinate perché? Perché gli specchietti retrovisori sono importantissimi per la sicurezza. Avere una visuale distorta o non sufficiente può portare a situazioni pericolose e a incidenti, anche senza scomodare l’alta velocità o una svolta: basta non vedere bene anche quando si esce dal parcheggio. Ricordate dunque di controllare sempre i vostri retrovisori e, soprattutto, non sistemateli mentre sfrecciate a 80 km/h sulla statale.

Guida sicura: non usare la cintura

Anche questa è un’azione che dovrebbe essere compiuta appena entrati in auto, ma ancora molte persone non lo fanno. Certo, non allacciare la cintura non mette in pericolo terze persone, ma la vita è una cosa preziosa, perché correre rischi inutili per una questione puramente estetica o di “principio”?

Guida sicura: distanza di sicurezza

Anche questa è una delle prime cose che insegnano alla scuola guida: rispettare la distanza di sicurezza. Perché? Semplice: in caso di ostacolo o di stop improvviso dell’auto che precede, avrete il tempo di fermarmi o superare l’ostacolo indenni. Ricordate che la distanza di sicurezza aumenta con la velocità perché con l’aumento della velocità aumenta lo spazio di frenata. Tenetevi a distanza anche se andate piano e siete in colonnati: in caso di tamponamento, eviterete di andare a sbattere contro chi vi precedete e non avrete l’auto accartocciata sia davanti che dietro.

Guida responsabile: posizione errata delle mani sul volante

Qualcuno parla di due scuole di pensiero, ma in realtà oggi come oggi vi è una sola posizione corretta delle mani sul volante: quella delle 9:15. I volanti moderni ce la suggeriscono con la loro forma: sulle razze orizzontali ci sono sagomati degli incavi per le mani ed è proprio là che dobbiamo metterle. Le motivazioni sono semplici: una migliore presa da una parte, un minor rischio di danneggiamento in caso di apertura airbag dall’altra.

Non c’è storia: la posizione giusta è quella. La mano destra si deve staccare solo per azionare un comando o per cambiare marcia, dopo di che deve tornare al suo posto. Guidare con la mano sul cambio è figo, dà autostima, ma se la sinistra perde il volante sono cavoli amari. La posizione delle mani è anche influenzata da quella del corpo. Cercate una posizione comoda, ma non state troppo vicino al volante.

La distanza giusta si trova facilmente: posizionate il sedile, sistematevi sul lato guida e allungate il braccio sopra il volante e appoggiatelo sulla parte superiore dello stesso. Il polso deve coincidere con il volante: quella è la distanza ottimale. Se tocca l’avambraccio siete troppo vicini, se tocca il palmo o le dita siete troppo lontani.

Piede sul tappetino

Il piede che si occupa della frizione, nelle auto con cambio manuale, non deve stare sul tappetino quando è in fase di riposo. Deve poggiarsi sull’apposita pedana che si trova immediatamente a sinistra del pedale. Da quella posizione il movimento è veloce e preciso, e anche comodo. Tutte le altre posizioni sono errate (e potenzialmente pericolose). In caso di frenata di emergenza, dovrete essere in grado di abbassare il pedale della frizione in una frazione di secondo senza incastrarvi da qualche parte.

Non usare le frecce

Questo è un trend che si è diffuso, mano mano, negli ultimi anni. Sembra quasi che un’epidemia di pigrizia assoluta abbia colpito gli automobilisti, o forse tante persone sono convinte che il resto del mondo sia telepatico. In troppi, ormai, non usano gli indicatori di direzione per segnalare – prima che avvenga – una svolta. Indovinate cosa si rischia? Tamponamenti, frontali e scontri laterali. Usate quella freccia, che male non fa.

Frenare in discesa

Il freno motore delle marce basse spesso è più che sufficiente.

Uso del cellulare

Anche questa è un’epidemia, oltre che una delle cause principali di incidente sulle strade. Nonostante esistano gli auricolari, nonostante le auto moderne possano integrare il vivavoce, il conducente medio continua a ostinarsi a usare il telefono in mano (e quindi a guidare con una mano sola, e spesso anche a cambiare marcio con quella sola mano).

Usare male le marce

Questo è uno degli errori più assurdi ancora in molti commettono, specialmente se sono un po’ in là con gli anni: ci si ostina a non usare la quinta o la sesta marcia perché si è convinti che sono marce da autostrada e quindi da velocità elevate. Niente di più sbagliato: le auto moderne riescono ad andare con le marce alte anche con velocità per niente elevate. Le conseguenze? Consumano meno.

Non rispettare i limiti di velocità

Quasi nessuno rispetta i limiti imposti dal Codice della Strada. Complici la fretta e le cilindrate superiori rispetto al passato, tutti si sentono un po’ autorizzati a sfrecciare come se fossero all’Autodromo di Monza. Solo che non sono in pista, non sono piloti professionisti e mettono a rischio la vita di pedoni e ciclisti.

Non a caso, moltissime città stanno istituendo limiti generalizzati a 30 km/h. Sapete perché? Perché a quella velocità ci sono più probabilità di sopravvivere a un investimento. Le auto moderne sono molto sicure per chi guida, ma non per i pedoni: sono più grosse, più pesanti, più rinforzate. Essere investiti da un Suv del 2022 è molto diverso che essere investiti da un vecchio pandino.

 

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