Guardrail: il guardiano silenzioso della sicurezza sulle strade

La sicurezza stradale è importante: ecco perché esistono i guardrail. Scopriamo cosa sono, come sono fatti e a cosa servono.

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Guardrail o barriera stradale: a cosa serve e perché è così importante? Ogni volta che usiamo l’auto e usciamo fuori città, notiamo ai lati delle strade che stiamo percorrendo queste barriere grigie. Sono lì per la nostra sicurezza e quella degli altri, ma non tutti sanno esattamente come funzionano.

Definizione di guardrail o barriera stradale

Molto “banalmente”, il guardrail è di un sistema di sicurezza passivo della viabilità. Questi sistemi, che hanno varie forme, hanno due funzioni, a seconda del luogo in cui sono sistemati: nelle strade a carreggiata unica servono a far sì che le auto, in caso di incidente o sbandamento, non escano fuori dalla strada, magari finendo in cunetta o in un dislivello marcato; se sono poste al centro di una strada a carreggiata doppia (autostrada) servono a far sì che i veicoli, in caso di incidente, non invadano l’altra carreggiata dove le auto scorrono nel lato opposto di marcia. In genere sono fatti di metallo: la loro proprietà principale è quella di assorbire l’energia cinetica di un urto per fermare l’auto che ha perso il controllo e si è ritrovata a uscire fuori strada.

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Guardrail: dopo un incidente

Come sono cambiati nel tempo?

Anche queste barriere sono cambiate nel tempo grazie all’evoluzione tecnologica dei materiali e a nuove conoscenze. Per diverso tempo, abbiamo avuto sulle nostre strade delle barriere in cemento e metallo che avevano il pregio di deformarsi accompagnando il veicolo fino al suo arresto. Il loro difetto era che, a seconda del tipo di urto con il veicolo, queste potevano trafiggere la carrozzeria. Questo problema è sorto anche con i guardrail più comuni oggi, di metallo e a “ondine”: si è visto che, in diversi incidenti, andavano a trafiggere la carrozzeria. In alcuni casi, anche il conducente con conseguenze fatali. Ecco perché oggi i guardrail sono a deformazione programmata a partire dall’estremità stessa (la più pericolosa).

Le nuove barriere stradali Eti Roller System

Le nuove barriere, oggi, sono molto più sicure di un tempo. Oltre alla deformazione programmata, un’altra miglioria ha riguardato la copertura della parte inferiore che potrebbe risultare pericolosa per i motociclisti in caso di caduta. Una delle novità più recenti arriva dalla Corea e si chiama Eti Roller System. Si tratta di un guardrail formato da una serie di ammortizzatori cilindrici (e rotanti) che in caso di urto riescono non solo ad assorbire l’energia cinetica dell’auto, ma anche a rimetterla letteralmente in carreggiata.

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