Il cammino della Ferrari nel Mondiale di Formula 1 2025 non è partito come i tifosi speravano. Dopo cinque Gran Premi disputati, il Cavallino Rampante occupa la quarta posizione nella classifica costruttori, distante ben 110 punti dalla McLaren, leader del campionato. Una distanza che sembra difficile da colmare, ma che, secondo il team principal Frederic Vasseur, lascia ancora spazio per credere in una rimonta.
Il verbo “cucinare”, ormai entrato nel gergo sportivo, è stato scelto proprio da Vasseur per descrivere il momento attuale della squadra. Gli ingredienti ci sono tutti, sostiene il manager francese, ma ora serve il giusto equilibrio per mescolarli e ottenere finalmente il piatto perfetto. Una metafora che racconta bene la situazione della scuderia di Maranello: tanto potenziale, ma ancora poca costanza nell’estrarlo e concretizzarlo in pista.
Gli ingredienti ci sono, ma manca la ricetta perfetta
La Ferrari SF-25 non è attualmente la miglior monoposto della griglia. Le difficoltà incontrate da Lewis Hamilton e Charles Leclerc confermano come la macchina fatichi a esprimere tutto il suo potenziale, specialmente su tracciati ad alta aderenza e nei cambi di condizione. Hamilton, in particolare, sta faticando più del previsto a trovare il giusto feeling con la vettura, un aspetto che inevitabilmente pesa sui risultati complessivi della squadra.
Nonostante i grandi propositi di inizio stagione, i risultati ottenuti parlano chiaro. Un solo podio conquistato in gara da Leclerc, affiancato dalla vittoria di Hamilton nella Sprint del GP di Cina, non sono numeri sufficienti per un team che ambiva a contendere il titolo. La frustrazione è palpabile, ma anche la consapevolezza che nulla è ancora definitivamente compromesso.
Secondo Vasseur, non è solo la Ferrari a non essere riuscita a estrarre tutto il potenziale dalle proprie macchine. Anche la McLaren, pur in grande crescita, mostra delle zone d’ombra, come dimostrano le prestazioni incostanti tra i suoi due piloti. Questo elemento alimenta la speranza che, con i giusti aggiustamenti e una maggiore efficacia nello sviluppo, il Cavallino possa riavvicinarsi ai rivali.
Il cambio di regolamento come chiave di volta
Un elemento cruciale che potrebbe ridare slancio alle ambizioni della Ferrari è il cambio regolamentare previsto per il Gran Premio di Spagna. Dal nono appuntamento del calendario, infatti, la FIA introdurrà una nuova normativa più restrittiva riguardante la flessibilità delle ali, un’area in cui la McLaren ha saputo costruire gran parte del proprio vantaggio competitivo.
La nuova regolamentazione limiterà drasticamente le tolleranze strutturali, impedendo alle scuderie di sfruttare soluzioni aerodinamiche flessibili che offrono benefici in termini di velocità di punta e stabilità. Se, come si prevede, la McLaren dovrà sacrificare parte della sua efficienza aerodinamica per rispettare i nuovi standard, la Ferrari potrebbe beneficiarne indirettamente, riducendo il gap prestazionale e riaprendo di fatto la lotta al vertice.
Questa occasione non può essere sprecata. Vasseur e i suoi ingegneri stanno lavorando intensamente per preparare aggiornamenti che consentano alla SF-25 di sfruttare al meglio il nuovo quadro tecnico, cercando di trasformare ogni opportunità in punti preziosi.
L’importanza delle prossime gare: Miami come trampolino
Prima di arrivare al cambio regolamentare di Barcellona, la Ferrari deve massimizzare il bottino di punti nei prossimi appuntamenti, a partire dal Gran Premio di Miami. Il week-end americano rappresenta un vero e proprio spartiacque: raccogliere un buon risultato significherebbe mantenere vive le speranze e presentarsi in Spagna con una situazione ancora gestibile in ottica iridata.
Il duo Leclerc-Hamilton dovrà essere impeccabile. Servirà sfruttare ogni occasione, evitare errori, capitalizzare ogni possibilità di podio o piazzamento utile. La pressione è alta, ma entrambi i piloti hanno dimostrato nel corso delle loro carriere di saper rendere al meglio proprio nei momenti più critici.
In particolare, l’esperienza di Hamilton potrebbe rivelarsi decisiva. Il sette volte campione del mondo sa come gestire le fasi di rincorsa in un campionato, dosando energie fisiche e mentali e mantenendo la squadra compatta anche nei momenti di difficoltà. Allo stesso modo, Leclerc dovrà confermare la crescita mostrata in queste prime uscite, abbinando velocità pura a una maggiore maturità tattica.
Fiducia nel lavoro del team: la filosofia di Vasseur
Frederic Vasseur sta cercando di mantenere alta la fiducia all’interno del team. Le sue dichiarazioni mirano a sottolineare come, nonostante i risultati inferiori alle attese, ci sia ancora una base solida su cui costruire. Gli ingredienti giusti sono presenti: talento, risorse tecniche, passione. Quello che manca, al momento, è l’armonia perfetta tra tutti questi elementi.
Il lavoro “di cucina”, come lo definisce il team principal, è paziente e complesso. Bisogna sapere dosare gli interventi, individuare i punti critici su cui agire senza compromettere i punti di forza esistenti. In questo senso, l’approccio metodico e analitico di Vasseur potrebbe rivelarsi un’arma vincente nel medio periodo.
C’è anche la consapevolezza che l’attuale Formula 1 richiede una reattività straordinaria. Gli sviluppi tecnici devono essere rapidi ed efficaci, la gestione strategica delle gare impeccabile. La Ferrari è chiamata a migliorare su entrambi i fronti se vuole davvero tentare una rimonta che, se riuscisse, avrebbe il sapore dell’impresa.
L’obiettivo: arrivare a Barcellona ancora in corsa
Il piano è chiaro: raccogliere il massimo possibile nelle prossime gare e arrivare al Gran Premio di Spagna con ancora delle chance concrete di rientrare nella lotta per il titolo. Se il nuovo regolamento tecnico limiterà realmente il vantaggio della McLaren, la Ferrari potrà giocarsi le sue carte.
Molto dipenderà anche dal morale della squadra. Un paio di risultati positivi, una vittoria magari inattesa, potrebbero cambiare radicalmente l’inerzia psicologica della stagione. In un campionato lungo e logorante come quello attuale, la componente mentale è tanto importante quanto quella tecnica.
La sfida è ardua, ma la Ferrari non ha intenzione di arrendersi. In fondo, il Cavallino Rampante ha costruito la sua leggenda proprio sulle rimonte impossibili, sulle imprese che sembravano oltre ogni logica. Oggi più che mai serve quello spirito, quella determinazione feroce che ha reso il marchio di Maranello una leggenda dell’automobilismo mondiale.
Con fiducia nel lavoro del team, nel talento dei suoi piloti e con la speranza che le nuove regole possano davvero livellare il campo, la Ferrari si prepara a cucinare la sua rimonta. Una sfida difficile, certo, ma non impossibile. E in Formula 1, a volte, i sogni più grandi iniziano proprio quando tutto sembra più complicato