Il ritorno dei motori V10 in Formula 1 è diventato uno degli argomenti più discussi nel paddock. Tra chi invoca un ritorno al rombo che ha fatto sognare milioni di appassionati e chi, invece, guarda con razionalità al futuro dello sport, si è inserita con forza la voce di Fernando Alonso. Il due volte campione del mondo e attuale pilota dell’Aston Martin ha preso una posizione chiara e decisa: “Tornare indietro sarebbe un errore tecnico e concettuale”.
Alonso: “Niente nostalgia tecnica: oggi è un’altra F1”
Intervistato da RaceFans, Alonso ha commentato le voci che suggeriscono un possibile ritorno ai propulsori V10 aspirati a partire dal 2028. La sua posizione è inequivocabile:
“Parlare di rimettere i V10 in pista è come dire che si potrebbe anche togliere il sistema Halo dalle vetture”.
Il pilota spagnolo riconosce il fascino di quell’epoca, ma chiarisce che non si può sacrificare il progresso sull’altare della nostalgia.
“Amo quell’epoca, certo. Il suono dei V10 e dei V8 manca a tutti, me compreso, ma non ha senso tornare indietro tecnologicamente.”
Tecnologia, efficienza e sostenibilità al centro
Alonso ha posto l’accento su come la F1 debba continuare a rappresentare l’avanguardia tecnologica del motorsport.
“Viviamo in un’epoca completamente diversa. La tecnologia si è evoluta e oggi abbiamo motori estremamente efficienti, in grado di funzionare con circa un terzo del carburante rispetto a vent’anni fa.”
Secondo Alonso, riportare in vita i V10 non solo non porterebbe benefici tecnici, ma anzi rappresenterebbe una regressione rispetto agli attuali obiettivi ambientali. La sua critica si lega anche alla crescente attenzione verso le tematiche di sostenibilità e riduzione delle emissioni, due cardini delle strategie moderne della F1.
“La F1 non può andare contro i tempi”
Il pilota dell’Aston Martin ha affermato che la Formula 1 ha il dovere di non andare contro il proprio tempo, ma di guidare il cambiamento con coraggio e responsabilità.
“La Formula 1 deve continuare a rappresentare l’apice dell’innovazione, anche sul piano ambientale. Tornare ai V10 significherebbe rinnegare tutti i passi avanti compiuti con l’ibrido.”
Per Alonso, le power unit attuali – sebbene non offrano lo stesso coinvolgente rombo dei vecchi propulsori – sono comunque espressione di una tecnologia sofisticata che consente prestazioni elevate con un impatto ambientale inferiore. Un compromesso necessario per coniugare spettacolo e responsabilità.
Un parere che spacca il paddock
Le dichiarazioni di Alonso si pongono in netto contrasto con le opinioni di altri protagonisti del Circus. Negli ultimi giorni, Lewis Hamilton ha espresso il desiderio di rivedere in pista i V10, sottolineando l’impatto emotivo di quei motori sul pubblico. Anche Christian Horner e Zak Brown hanno aperto al loro possibile ritorno, pur sottolineando le complessità logistiche e regolamentari di un simile scenario.
Alonso, però, rappresenta la voce della razionalità tecnica. Non è contrario per principio al fascino dei motori del passato, ma ritiene insensato sacrificare gli obiettivi raggiunti in termini di efficienza e innovazione per un semplice richiamo nostalgico.
Un campione dal pensiero lucido
Difficile dare torto a chi ha vissuto da protagonista l’evoluzione della F1 negli ultimi vent’anni. Alonso è tra i pochi piloti in griglia ad aver corso con motori V10, V8 e V6 turbo ibridi. La sua esperienza diretta dà peso e autorevolezza alle sue parole. La F1 che Alonso ha conosciuto negli anni 2000 era diversa per rumore, filosofia e approccio tecnico, ma anche più distante dalle istanze ambientali e tecnologiche che oggi dominano l’agenda del motorsport.
Il suo pensiero si allinea con quello di molti ingegneri e tecnici del paddock, che vedono nell’attuale tecnologia ibrida e nella transizione verso i carburanti sostenibili la vera direzione da seguire.
Futuro tra carburanti green e innovazione
Alonso non nega che il suono dei V10 sia insuperabile, ma invita il mondo della F1 a investire in ricerca e sviluppo per rendere le power unit del futuro più emozionanti anche dal punto di vista sonoro, ma senza rinunciare alla sostenibilità.
Un possibile compromesso potrebbe arrivare dai carburanti e-fuel o biofuel ad alta resa, capaci di alimentare motori più semplici e magari più coinvolgenti, ma sempre rispettosi dell’ambiente.
La presa di posizione di Fernando Alonso sul possibile ritorno dei V10 in Formula 1 rappresenta un punto fermo nel dibattito tra progresso e nostalgia. Pur riconoscendo l’indimenticabile fascino dei motori del passato, il due volte campione del mondo ricorda a tutti che la vera grandezza della F1 sta nel guardare avanti, non nel tornare indietro. Innovazione, sostenibilità e responsabilità ambientale restano, per lui, le priorità assolute di uno sport che vuole continuare a essere il punto di riferimento del motorsport mondiale.