F1, muro dei team contro il rinvio delle regole 2026: “Cenerentola ha già lasciato il palazzo”

Christian Horner, Zak Brown e Oliver Oakes escludono il rinvio del regolamento 2026 di Formula 1, nonostante l’ipotesi di ritorno ai V10. “I progetti sono troppo avanzati”.

alpine f1 2026

L’ipotesi di un rinvio del regolamento tecnico 2026 della Formula 1 si scontra con un deciso “no” da parte dei principali team del paddock. L’idea, che affascina tifosi e appassionati soprattutto per il possibile ritorno dei motori V10 aspirati, sembra già destinata a tramontare prima ancora di nascere. Insomma, sulle regole F1 2026 c’è ancora dibattito.

Durante la conferenza stampa dei team principal nel weekend del GP della Cina, è emersa in modo chiaro una posizione unitaria contro ogni ipotesi di cancellazione o rinvio del nuovo ciclo regolamentare. Tra i protagonisti, Christian Horner (Red Bull), Zak Brown (McLaren) e Oliver Oakes (Alpine) hanno manifestato apertura sul futuro dei V10, ma hanno escluso con decisione la possibilità di rimandare le regole 2026.

Regolamento F1 2026, Christian Horner: “Cenerentola ha già lasciato il palazzo”

Il team principal della Red Bull è stato tra i più netti nel commentare il dibattito:

“Il V10 è romanticamente attraente, ma è mezzanotte e dieci e Cenerentola ha già lasciato il palazzo. Ci sono limiti nel regolamento, soprattutto nel bilanciamento tra elettrico e termico, ma ormai è troppo tardi per tornare indietro”.

Horner ha riconosciuto che il prossimo ciclo regolamentare potrebbe non essere perfetto in termini di spettacolo e gare, ma ha ribadito che i team stanno lavorando da tempo sui progetti 2026 e che l’intero sistema tecnico e commerciale della Formula 1 si sta già adeguando a quel quadro.

Oakes (Alpine): “Il treno del 2026 è già partito”

Ancora più secca la replica di Oliver Oakes, team principal Alpine, che ha dichiarato:

“Il treno per il 2026 è già partito. I progetti sono avanzati, le decisioni prese. Non possiamo pensare a una cancellazione ora”.

Secondo Oakes, se anche l’idea dei motori V10 alimentati da carburanti sostenibili fosse percorribile, non avrebbe senso bloccare una transizione in corso che coinvolge investimenti miliardari e partnership motoristiche consolidate.

Zak Brown: “Impossibile tornare indietro”

Il più diplomatico è stato Zak Brown, CEO McLaren Racing, che ha mantenuto una posizione equilibrata:

“Siamo felici di correre con qualsiasi regolamento. Un V10 sostenibile sarebbe fantastico, ma non vedo come possiamo svincolarci da ciò che è già in vigore”.

Brown ha ricordato che Audi sta per entrare in Formula 1 proprio sulla base delle regole 2026 e che Alpine ha un accordo con Mercedes per la fornitura delle power unit. Cambiare direzione ora significherebbe creare instabilità e minare le fondamenta su cui si sta costruendo la nuova F1.

Regole F1 2026: un progetto già irreversibile

Le nuove regole tecniche della Formula 1 2026 prevedono una maggiore enfasi sull’elettrificazione, l’utilizzo di carburanti completamente sostenibili e una semplificazione del telaio per migliorare il bilanciamento tra combustione interna e parte ibrida. I costruttori hanno già avviato lo sviluppo di nuove power unit con investimenti significativi, rendendo impossibile ogni rinvio a pochi mesi dalla scadenza regolamentare.

A rendere ancor più difficile un cambiamento repentino è il coinvolgimento di nuovi marchi come Audi, il ritorno di Honda, e gli accordi tecnici già siglati tra i team.

V10: un sogno (forse) dal 2029

L’unica strada considerata vagamente realistica è quella di ridurre la durata del ciclo regolamentare 2026-2030 da cinque a tre anni, aprendo così la strada al ritorno dei motori V10 a partire dal 2029. Tuttavia, anche questa ipotesi presenta forti ostacoli politici e tecnici.

Alcuni team, come Red Bull e Alpine, non escludono un ritorno romantico al passato, ma chiedono un piano concreto e sostenibile, compatibile con le strategie ambientali e la neutralità carbonica che la Formula 1 si è posta come obiettivo entro il 2030.

Un dibattito ancora aperto, ma con una direzione chiara

L’idea di tornare ai V10 aspirati ha infiammato gli appassionati e stuzzicato la nostalgia dei piloti, tra cui lo stesso Lewis Hamilton, ma per ora resta solo un’ipotesi futuribile. I team hanno scelto la coerenza: il regolamento 2026 non sarà rinviato.

La Formula 1 si prepara a un nuovo capitolo, e anche se il suono dei V10 resta una melodia indelebile nella memoria collettiva del motorsport, la realtà guarda avanti, con regole già scritte e obiettivi chiari.

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