Euro 7, come sta andando in Europa? Ecco le ultime novità. L’Unione Europea ha recentemente compiuto un passo significativo nel suo impegno a ridurre le emissioni di inquinanti atmosferici derivanti dal trasporto stradale. Il Consiglio dell’Unione Europea Competitività, riunito a Bruxelles, ha adottato una posizione negoziale fondamentale sulla proposta di Regolamento Euro 7.
Questo nuovo regolamento riguarda l’omologazione dei veicoli a motore, dei motori stessi, dei sistemi e dei componenti tecnici correlati alle emissioni e alla durata delle batterie. L’obiettivo principale è stabilire norme più rigorose per le emissioni dei veicoli, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre l’impatto ambientale complessivo del settore automobilistico.
Regolamento Euro 7: tempi di applicazione dilatati
Uno dei punti più discussi durante la trattativa riguarda l’estensione dei tempi di attuazione delle nuove disposizioni. Inizialmente, il regolamento prevedeva un periodo di 24 mesi dopo l’entrata in vigore per le auto e i furgoni, ma grazie a una lunga trattativa, questo è stato esteso a 30 mesi per i nuovi modelli e persino a 42 mesi per le nuove immatricolazioni di modelli già omologati. Per i veicoli commerciali pesanti, si prevedono 48 mesi per i nuovi modelli e 60 mesi per i veicoli nuovi. Questa estensione dei tempi mira a consentire ai produttori di adeguarsi gradualmente alle nuove norme e alle tecnologie richieste.
L’accordo raggiunto tra i ministri dell’Unione Europea sugli standard Euro 7 è stato accolto con soddisfazione da diverse parti. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha evidenziato che il testo finale riflette una visione più realistica e pragmatica, mettendo la ragione al di sopra di una presunta ideologia.
Euro 7 ed Acea, l’associazione costruttori
L’Associazione europea costruttori di automobili (Acea) ha espresso opinioni positive su questo ultimo accordo, sottolineando che rappresenta un passo nella giusta direzione per la riduzione delle emissioni di inquinanti atmosferici. Acea ha anche evidenziato che la pressione sui costi rimane elevata e che l’industria automobilistica dovrà affrontare investimenti significativi per adeguarsi alle nuove norme. Questa sfida si presenta in un momento in cui l’industria sta concentrando le sue risorse sulla decarbonizzazione e sulla competitività.
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