Cromatura: cos’è e a cosa serve?

La cromatura è una delle caratteristiche di stile più caratterizzanti in un'automobile. Ecco cosa è nel dettaglio.

Bella l’auto cromata, vero? Ma vi siete mai chiesti cosa è la cromatura e come funziona? In questo articolo parliamo proprio di questa tecnica che potrebbe essere bandita a stretto giro dall’Unione europea poiché inquinante.

Cromatura: cos’è

La cromatura è un processo di rivestimento di una superficie metallica con uno strato sottile di cromo mediante cromatura elettrolitica. Il cromo è un metallo brillante e resistente alla corrosione, e il processo di cromatura viene utilizzato per migliorare l’aspetto, la durata e la resistenza delle superfici metalliche.

Durante il processo di cromatura elettrolitica, la parte da cromare viene immersa in una soluzione di cromo esavalente (Cr(VI)) e sottoposta a una corrente elettrica. Questo causa l’adesione del cromo alla superficie metallica, creando uno strato uniforme e lucente di cromo sulla parte trattata. Il cromo placcato offre una finitura brillante e riflettente, ed è noto per la sua resistenza alla corrosione e all’usura.

La cromatura è comunemente utilizzata per rivestire dettagli estetici delle automobili, motociclette e altri veicoli, come griglie, specchietti retrovisori, maniglie delle porte e altri elementi decorativi. Tuttavia, ormai è noto che la cromatura con cromo esavalente ha un impatto ambientale significativo.

Come si fa la cromatura?

Ecco una panoramica essenziale del processo di cromatura:

  1. Preparazione della superficie: la parte da cromare deve essere pulita accuratamente per rimuovere sporco, grasso, ruggine o altre impurità. Spesso, viene la superficie viene trattata con solventi chimici per garantire che la parte da trattare sia completamente priva di contaminanti.
  2. Rimozione dell’ossido: se la parte da cromare è arrugginita, l’ossido deve essere rimosso utilizzando metodi come sabbiatura, levigatura o altri processi di pulizia meccanica.
  3. Rivestimento di nichel: prima di applicare il cromo, la parte viene solitamente rivestita con uno strato di nichel. Il rivestimento di nichel serve a fornire una base uniforme e liscia per il cromo, e questa migliora l’aderenza e la durabilità del rivestimento finale.
  4. Cromatura elettrolitica: la parte così preparata viene immersa in una soluzione contenente cromo esavalente. Si utilizza un processo di cromatura elettrolitica, il che implica l’applicazione di una corrente elettrica attraverso la soluzione. Questo processo causa l’adesione del cromo alla superficie della parte, creando uno strato uniforme e brillante.
  5. Rifinitura: Dopo il trattamento, la parte può essere sottoposta a una fase di rifinitura per garantire che la finitura sia uniforme e priva di difetti.
  6. Controllo di qualità: la parte cromata viene quindi sottoposta a un controllo di qualità per assicurarsi che la finitura sia conforme agli standard richiesti. Vengono controllati il colore, la lucentezza e l’integrità del rivestimento.

Come abbiamo già scritto poco sopra, la cromatura elettrolitica utilizza cromo esavalente, che può essere tossico e dannoso per l’ambiente se non gestito correttamente. Pertanto, i processi di cromatura devono essere condotti in modo sicuro e rispettando le normative ambientali. Alcune parti di nuova generazione utilizzano rivestimenti alternativi, come cromo trivalente o altre tecnologie di placcatura meno dannose per l’ambiente. Intanto, l’UE pensa di bandire l’uso della cromatura.

 

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