Come difendersi dal jammer: cos’è e come funziona

Il jammer o disturbatore di frequenze è un dispositivo nato per scopi nobili che viene usato per rubare le auto. Come difendersi e come funziona.

jammer auto telecomando

Si chiama Jammer ed è l’ultimo ritrovato tecnico usato dai malviventi per rubare le auto, nonché incubo di ogni automobilista informato. Rubare le auto, oggi, è un “lavoro” molto differente rispetto a tanti anni fa. In bassato erano necessarie destrezza e abilità, più qualche strumento, per così dire, rudimentale perché tutto doveva avvenire in modo “meccanico” e perché si lavorava direttamente sulle auto. Oggi tutto questo è molto meno necessario perché in soccorso arriva la tecnologia: la stessa che semplifica la vita ai conducenti di tutto il mondo.

Il Jammer non è una novità vera e propria, Esiste da almeno una decina di anni, ma solo ultimamente ha iniziato ad essere più diffuso come metodo per rubare le auto. Impariamo a conoscerlo per poi difenderci e soprattutto difendere la nostra auto dai malfattori. Chi usa il jammer agisce con circospezione, ma spesso lo fa in luoghi ben precisi: parcheggi e aree di sosta, dove è facile mimetizzarsi.

Cos’è il jammer?

Il jammer è altrimenti detto disturbatore di segnale allarme. Non è difficile da trovare: sul dark web è venduto a poche centinaia di euro, ma i modelli più sofisticati e moderni possono costare diverse migliaia di euro. Si tratta di un dispositivo elettronico che disturba le frequenze e può essere un pericolo per tutte le auto con chiusura centralizzata. Non è nato per questi scopi, ovviamente: le sue applicazioni principali sono di natura militare ed è stato inventato per  impedire l’innesco di ordigni esplosivi a distanza. In scenari come quello afgano o iracheno è stato particolarmente apprezzato e ha salvato molte vite. Purtroppo è stata la sua facile reperibilità, sia nel mercato comune che in quello “dark”, a renderlo particolarmente “performante” e utilizzato nel mondo del crimine e in particolare nel “settore” dei furti.

Jammer e radiofrequenze: come funziona?

Il funzionamento è piuttosto semplice: il jammer intercetta una radiofrequenza e la rende inefficace. Tutte le auto in circolazione, eccetto i modelli estremamente datati, sono collegate a una radiofrequenza o al Gps. Queste radiofrequenze permettono di fare molte cose: la più semplice è aprire e chiudere le portiere con la chiusura centralizzata governata da un radio-telecomando inserito nella chiave dell’auto. Poi, nei modelli più avanzati, si può aprire e chiudere una cappotte o si possono alzare e chiudere i cristalli elettrici. Se poi parliamo di controllare alcune funzioni dell’auto con lo smartphone, le possibilità si ampliano ulteriormente. Non importa quale azione decidiamo di compiere sulla nostra auto: sarà sempre una radiofrequenza a dare l’ordine ed è questa radiofrequenza che cerca il jammer e che ci rende vulnerabili.

jammer
Non solo piede di porco e pistole: i ladri usano anche il jammer

Usare il jammer per rubare le auto

Nel corso di questi anni è successo un vero e proprio “balletto” tra malviventi e case automobilistiche: mentre i ladri usavano il jammer per bucare le radiofrequenze utilizzate, le case automobilistiche correvano ai ripari per rendere i sistemi più sicuri e a loro volta i malviventi cercavano di star dietro a tutte le novità tecniche inventando nuovi jammer più sofisticati. Molte auto, oggi, sono sicure rispetto all’uso dei jammer, anche di quelli più sofisticati.

Nei primi anni di utilizzo, per funzionare questi jammer “rudimentali” dovevano essere usati nelle vicinanze dell’auto che il ladro desiderava rubare. Mentre il proprietario, ignaro, usava la chiusura centralizzata ed era convinto di chiudere l’auto, il ladro con il jammer disturbava la frequenza, la clonava e la utilizzava per entrare e avviare l’autovettura.

Come difendersi dal jammer?

Come scritto poco sopra, esiste una sorta di danza o di partita a scacchi tra le case automobilistiche e l’uso criminale del jammer. Rispetto al passato, oggi non è più necessario essere nelle immediate vicinanze del veicolo per clonare con successo la radiofrequenza e rubare l’auto. Sono sufficienti una decina di metri: il tanto che basta per non destare sospetto. La cosa più interessante, per i malviventi ovviamente, è che i nuovi jammer possono essere usati su più veicoli contemporaneamente.

Difendersi non è semplice: intanto, bisogna essere cauti nei parcheggi. Meglio utilizzare aree di sosta presidiate e con telecamere di sorveglianza. Nel caso peggiore, è meglio usare direttamente la chiave per chiudere l’auto e non il comando a distanza. Molto utili i parcheggi a pagamento, a patto di portare con sé il tagliandino per l’uscita.

L’altro sistema di difesa è stato inventato dalle case automobilistiche che, recentemente, hanno dotato i veicoli di radiofrequenze variabili. Questo cosa significa? Significa che le frequenze per l’apertura e la chiusura delle portiere sono variabili e abbinate. Per cui, il ladro può intercettare quella di chiusura, ma non può conoscere quella di apertura e quindi il jammer diventa inutile.

Il mondo del crimine, c’è da giurarci, riuscirà a “bucare” anche questo sistema, ma la tecnologia del settore automotive – fortunatamente – sa essere spesso previdente e sempre un passo in avanti.

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