Aumento prezzi benzina, diesel e metano: sulle tasche degli italiani incombe anche il rincaro dei carburanti, non solo la paura di una eventuale estensione del conflitto scatenato dalla Russia contro lo Stato dell’Ucraina. La crisi energetica è, purtroppo, una drammatica realtà e dagli aumenti non viene escluso nulla: energia elettrica, gas domestico, benzina, diesel, gpl e metano per i mezzi di trasporto. L’aumento dei prezzi è costante e non si ferma: per la prima volta in nove anni, è stato sfondato il tetto psicologico dei 2 euro al litro in modalità “servito”. Il gasolio, invece, ha toccato 1,9 euro al litro. Con la guerra in atto in Ucraina, questi prezzi sono destinati probabilmente a peggiorare.
Aumenta il prezzo del petrolio
Il primo prezzo ad aumentare è stato quello del greggio: il petrolio è schizzato sopra i 100 dollari a barile. Questo aumento, a cascata, potrebbe portare a un ulteriore aumento dei prezzi alla pompa. Lo scenario peggiore è quello di prezzi talmente elevati da generare periodo di “austerity” come negli anni ’70: nel 1973 ci fu una vera e propria crisi energetica causata dallo scoppio della guerra tra Egitto, Siria ed Israele con i primi due Stati che attaccarono il terzo durante la ricorrenza dello Yom Kippur. All’epoca, fu l’embargo dei paesi arabi dell’Opec contro i paesi filo-israeliani a generare un’impennata dei prezzi e l’interruzione dell’approvvigionamento. Gli analisti immaginano uno scenario simile con la Russia che è un Paese grande esportatore di materie prime verso l’Europa.
Rincari alle stelle per tutti i carburanti
I rincari avvenuti in queste settimane non riguardano solo l’elettricità o la benzina, ma anche il metano. Giusto per fare qualche esempio, in Lombardia la benzina è arrivata a 2,169 euro al litro in modalità servito, mentre in modalità self-service costa 1,939 euro. Il diesel servito ha toccato 1,999 euro (1,966 self service).
Distribuzione e rincari: l’Italia rischia la paralisi
L’allarme è massimo: a lanciarlo è Assopetroli insieme ad Assoenergia, con il rilancio di Assoutenti che afferma senza mezzi termini “senza carburanti Italia rischia paralisi totale”. Secondo l’associazione, il Governo Draghi deve intervenire il prima possibile perché nelle ultime settimane non solo sono stati registrati aumenti notevoli dei prezzi alla pompa, ma anche una diminuzione della disponibilità di prodotto in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina. La situazione è molto grave: la scarsità di carburante farebbe salire ulteriormente i prezzi e si arriverebbe anche allo svuotarsi degli scaffali nei supermercati perché gli esercizi commerciali non potrebbero contare sui rifornimenti di merce su gomma. Per Assoutenti, il Governo deve garantire le forniture di carburanti per evitare una situazione catastrofica.
Il rialzo dei prezzi, inoltre, sta mettendo a dura prova le famiglie. Sempre secondo Assoutenti, l’aumento prezzi benzina, diesel e metano stanno costando agli italiani ben 400 euro in più all’anno. Al di là dei prezzi record, le medie sono le seguenti:
- benzina 1,868 euro al litro
- diesel 1,749 euro al litro
Rispetto allo stesso periodo del 2021, un litro di benzina costa ben il 21,6% in più. Il gasolio, invece, è aumentato del 23,6%.