Patente ritirata: cosa fare? Il ritiro della patente è una delle sanzioni più gravi previste dal Codice della Strada per alcune specifiche infrazioni. Cosa si può fare per riaverla? Ecco alcune casistiche in cui scatta il ritiro della licenza di guida.
Patente ritirata: ecco alcuni casi in cui scatta
Ci sono determinate infrazioni che prevedono il ritiro della patente: lo sancisce il Codice della Strada, l’insieme di norme che regola le attività sulle strade da parte degli automobilisti e di tutti gli altri soggetti che le utilizzano. Partiamo da un concetto basilare, oseremmo dire banale: arrivare al ritiro della patente di guida implica aver commesso un fatto grave che mette a repentaglio sia la propria incolumità che quella degli altri.
Per fare un esempio molto noto, il ritiro della patente è previsto nei casi in cui venga riscontrato un tasso alcolemico superiore a 0,5 g/litro.
Il ritiro scatta, come pena accessoria, anche nel caso si venga sorpresi alla guida con la licenza di guida scaduta.
Il ritiro viene anche eseguito quando un membro delle forze dell’ordine accerta una violazione al Codice della strada che prevede la sospensione: identificano il conducente e provvedono immediatamente il ritiro della licenza di guida. Questo, per esempio, può scattare se si violano i limiti di velocità tra i 40 e i 60 km/h in più rispetto al limite previsto.
Quanto tempo dura la revoca della patente?
Bisogna prendere in considerazione anche il caso di recidività per la revoca della patente. In questo particolare caso l’unica possibilità che si ha a disposizione ritornare a guidare con la patente sarà quella di andare a sostenere nuovamente gli esami di guida.
È bene tenere a mente che per alcune categorie ci sono pene più severe. Ecco quindi che coloro che guidano i mezzi pesanti, chi guida automezzi con più di 8 persone a bordo, e i tassisti vedranno le pene del Codice della Strada raddoppiate, con tassativa revoca della patente di guida.
Nel caso in cui chi è alla guida della vettura sia un neopatentato e venga sorpreso al volante sotto effetto di stupefacenti, le sanzioni risulteranno raddoppiate.
Ritiro patente: come riaverla
Secondo la tipologia dell’infrazione che viene commessa, l’automobilista potrà avviare la procedura finalizzata alla sua restituzione. Tale procedimento cambia a seconda dell’infrazione commessa. Per esempio, se la patente è stata ritirata perché si stava circolando con il documento scaduto, l’iter burocratico sarà totalmente differente, rispetto alla procedura da mettere in pratica se la patente è stata ritirata per guida in stato di ebbrezza.
Nel primo caso basterà sostenere glie sami medici di routine, per richiedere poi un nuovo rilascio. Nella seconda eventualità invece, sarà necessario per l’automobilista essere sottoposto a colloqui da parte del Dipartimento della Prevenzione-Medicina Legale. Il soggetto della sanzione in questo caso dovrà accettare di sottoporsi ad un preciso programma terapeutico. In questi casi è previsto un colloquio di accoglienza, la visita medica, tutta una serie di esami clinici specifici, nonché 4 sedute di counselling.
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