Come guidare l’auto elettrica? Sembra una domanda scontata, ma non lo è. Le auto elettriche sono sostanzialmente diverse da quelle a propulsione tradizionale perché proprio diverso il sistema dal quale traggono la trazione, cioè la forza che le fa muovere.
Diverso il motore, diverso l’approccio alla guida: in questo articolo vi spieghiamo quali sono le differenze e qual è il metodo migliore per approcciarsi a un’auto elettrica. Prima regola: non dare nulla per scontato.
Come guidare l’auto elettrica: le sostanziali differenze
Grazie al bonus auto per l’acquisto delle auto elettriche, queste stanno diventando sempre più diffuse e più diventano diffuse più cala il loro prezzo. Il problema è che tutti noi abbiamo preso la patente su un’auto con motore tradizionale e dunque siamo abituati a veicoli molto diversi rispetto alle auto elettriche.
La prima differenza sostanziale è la silenziosità: le auto elettriche sono estremamente silenziose, tuttalpiù emettono una sorta di “sibilo” che la maggioranza delle persone non attribuisce al primo colpo a un’auto. Ecco perché quando si guida un’auto elettrica bisogna fare estrema attenzione quando ci si avvicina alle strisce pedonali o quando si nota un pedone che attraversa.
Recentemente, le auto elettriche hanno implementato un suono che viene emesso a basse velocità proprio ovviare a questo problema, ma di base sono molto più silenziose rispetto a un’auto con motore a scoppio: di conseguenza, prestate la massima attenzione.
Altra differenza sta nella strumentazione: non c’è un contagiri, ma potremo monitorare l’attività del motore elettrico grazie al voltmetro. Tale strumento ci consentirà di verificare in ogni momento la variazione della tensione delle batterie. Poi ci sono gli indicatori di temperatura e l’autonomia residua.
Sempre più protagonista nella guida sarà lo schermo dell’infotainment, che grazie al supporto di schermate progettate ad hoc, permetterà di accedere a tutta una serie di informazioni sullo stile di guida del conducente, fino a informarci anche sul flusso di energia dal pacco batterie al motore.
In concreto, una volta seduti sul sedile del conducente troveremo il pedale del freno, il pedale dell’acceleratore e un selezionatore per il cambio automatico.
Quest’ultimo presenterà il selezionatore delle differenti modalità di guida, che possono essere riassunte in questo modo:
- D (Drive) per avviare la vettura nella sua marcia in avanti;
- R per camminare in retromarcia;
- N per lo stazionamento a folle;
- P per bloccare la trasmissione quando si ferma l’auto;
- B che nelle discese con pendenza media/ripida mette in funzione un freno motore che consente non solo di rallentare la vettura, ma nello stesso tempo di andare a incrementare la rigenerazione di energia.
Viaggiare per lunghi tragitti: ecco a cosa fare attenzione
Chi possiede una vettura elettrica deve tenere conto dell’autonomia garantita dalla batteria. Dunque, è chiaro che prima di ogni viaggio è necessario pianificare con cura gli spostamenti tenendo in considerazione il tipo di tragitto, l’autonomia della batteria e l’ubicazione delle colonnine di ricarica.
A seconda del tipo di percorso, infatti, potrebbe essere molto più conveniente allungare leggermente il tragitto invece di impegnare l’auto in una salita molto ripida lunga per diversi chilometri. In questa occasione, infatti, l’auto potrebbe riuscire a ricaricarsi per tempo per affrontare la fase della discesa.
Trucchi per risparmiare energia
L’efficienza rimane il punto di forza e il punto debole, delle auto elettriche. Infatti le vetture con powertrain elettrico richiedono uno stile di guida per così dire “parsimonioso”. Solo in questo modo si potranno raggiungere quei valori di percorrenza stradale tanto osannati dalle case automobilistiche.
Vediamo i piccoli escamotage, per risparmiare energia, a vantaggio di tragitti più lunghi, e sereni:
- Avere il piede leggero nel, guida in fase di avvio;
- Mantenere una velocità di crociera pari a 90k/h;
- Evitare più possibile l’uso del freno, adottando uno stile di guida basato sulla prudenza, per sfruttare al massimo il sistema di recupero dell’energia cinetica;
- Fluidi e costanti nella guida per ottenere il massimo dall’autonomia dei consumi.
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