Targhe estere in Italia 2022: ecco le nuove regole

Targhe estere in Italia che con decorrenza 1°febbraio 2022, hanno veduto una nuova regolamentazione in merito alla reimmatricolazione e vantaggi fiscali. Scopriamo di più in merito.

targhe estere in italia
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Targhe estere in Italia oggetto di un aggiornamento in merito alla regolamentazione delle immatricolazioni delle vetture, nel nostro Paese. Pertanto di conseguenza anche i vantaggi fiscali derivanti, avranno un’evoluzione.

Ecco quindi che a partire dal primo febbraio di quest’anno, tutti coloro che sono residenti in Italia e risultino essere proprietari di un mezzo con targa estera, potranno circolare per 3 mesi, tranquillamente. Al termine di tale periodo la vettura dovrà obbligatoriamente essere immatricolata in Italia, o rimandata all’Estero. Importanti cambiamenti inoltre, per coloro che usano veicoli con targa straniera, ma non ne sono i proprietari. Le regole sono stare modificate, in maniera sostanziale. Attenzione alle multe.

Targhe estere in Italia: cosa cambia con l’approvazione della nuova normativa?

Per diverso tempo sul nostro territorio nazionale il problema delle vetture con auto straniere è andato in crescendo. Molto spesso era facile imbattersi in vere e proprie auto fantasma, che di fatto non erano registrate al PRA, senza assicurazione, e non in regola con il pagamento del bollo.

Inutile quindi andare a sottolineare che per lo Stato Italiano, in danno di non incassare le tasse automobilistiche dovute, nel corso del tempo ha prodotto un bel danno. Senza poi considerare che gli Enti locali in caso di contravvenzioni e multe, risultava loro praticamente impossibile provvedere alla riscossione. L’ostacolo si andava a presentare nel momento in cui le vetture non fossero immatricolate in Italia. Ecco che con le nuove normative, tutto ciò non si potrà più manifestare. Vediamo perché.

targhe estere in italia
Targhe estere in Italia che vedono recenti novità, per il loro utilizzo

Targhe estere in Italia: viene introdotto il Reve

Dalla data del 21 marzo scorso, il Codice della Strada include anche il REVE. Si tratta del Registro dei veicoli stranieri. Pertanto tutti gli stranieri che sono in attesa di vedersi riconoscere la cittadinanza italiana, hanno a disposizione 3 mesi di tempo, per poter provvedere alla nuova immatricolazione della loro vettura. Nel caso in cui non dovessero richiedere la cittadinanza italiana, potranno circolare sul nostro territorio, entro il tempo limite di 1 anno.

In arrivo multe salate

Cosa certa è che coloro che non si andranno ad adeguare alla nuova normativa, saranno soggetti a multe. Le sanzioni previste avranno una base di partenza pari a € 250. Previsti invece per chi non possiede la documentazione necessaria a circolare, fino a € 1.600. La sanzione massima verrà inflitta a coloro che verranno trovati a circolare in Italia, con un veicolo che non sia registrato nei termini di legge consentiti.  Per coloro che invece non hanno provveduto affatto alla registrazione della vettura con targa straniera, ecco giungere una sanzione pari a € 3.558.

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Targhe estere in Italia con nuove normative a cui attenersi, al fine di andare ad evitare pesanti sanzioni

Come registrare una vettura straniera al REVE

Come procedere per effettuare la registrazione del veicolo al Reve? I proprietari dell’auto con targa straniera potranno direttamente rivolgersi al PRA o allo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA). Coloro che sono tenuti a dover effettuare tale registrazione sono:

  • Vetture immatricolate all’estero che risultino essere di proprietà di lavoratori subordinati in forze presso un’Azienda, con sede in uno stato estero a confine con il nostro Paese. La registrazione dovrà avvenire entro 60 giorni dall’acquisto della vettura, con obbligo a carico dell’intestatario del mezzo
  • Anche i lavoratori autonomi che hanno la sede sociale presso uno stato confinante, saranno tenuti all’immatricolazione. La registrazione dovrà avvenire entro 60 giorni dall’acquisto della vettura, con obbligo a carico dell’intestatario del mezzo.
  • Cittadini italiani o stranieri che risiedono in Italia e utilizzano un’auto risultante intestata a un soggetto che risiede all’estero. La registrazione in questo caso è obbligatoria, nel momento in cui il mezzo viene usato per un periodo superiore ai 30 giorni, anche quando non sono continuativi. Attraverso delle documentazioni si dovrà provvedere a provare l’utilizzo della vettura a targa estera, e la durata. L’obbligo è sempre a carico dell’utilizzatore del veicolo;
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