Il gruppo BMW usa pelle responsabile per i rivestimenti delle sue vetture e lo fa collaborando con il Leather Working Group, un’organizzazione multi-stakeholder e no-profit. Il suo obiettivo è quello di garantire, per la fornitura della pelle, uno standard uniforme a livello sia ambientale che sociale. In più, ha il compito di certificare i produttori di tutto il mondo. Il gruppo tedesco si è mosso anche per poter dare ai suoi clienti un’alternativa ai rivestimenti di pelle, senza però scadere nella qualità dei tessuti.
La partnership con Leather Working Group
Grazie alla nuova collaborazione con il Leather Working Group, il gruppo tedesco BMW è diventato il secondo produttore del settore automotive ad avere caro il tema della sostenibilità ambientale e aziendale. Il LWG costituisce quasi un quarto di tutti i produttori di pelle al mondo: dalle concerie, ai rivenditori, alle fabbriche di lavorazione delle pelle, agli acquirenti. Secondo uno dei capi del gruppo tedesco, Nadine Philipp, molti clienti richiedono ancora i rivestimenti in pelle, soprattutto per i modelli del segmento premium. Per questo motivo, la BMW si è posta come priorità il rifornimento di pelle ecosostenibile e, al contempo, di qualità. Tra gli obiettivi del produttore tedesco c’è quello di realizzare una filiera di approvvigionamento sostenibile per l’intera industria automotive. Acquistare la pelle da aziende certificate costituisce un passo importante per poter raggiungere l’obiettivo.
Nuove alternative per i clienti BMW
Il gruppo BMW non vuole solamente garantire ai propri clienti dei rivestimenti in pelle che provengano da fornitori certificati, ma vuole anche dare un’alternativa per i materiali degli abitacoli. Al momento, la BMW iX prevede una tipologia di pelle certificata e naturale. Si concia tramite un processo ecosostenibile basato sull’estrazione delle figlio degli ulivi. Ma non solo. Il gruppo tedesco sta già offrendo ai suoi clienti delle valide alternative di rivestimenti non in pelle come le opzioni in Sensatec e Alcantara.
Non mancano le ricerche per proporre delle pelli alternative ed efficienti dal punto di vista delle risorse. È questo il caso del Deserttex, un materiale che si realizza a partire dalle fibre dei cactus, o del Mirum, tessuto reciclabile al 100% e particolarmente resistente che si crea a partire da alcune piante. Sono poi presenti i prodotti nati grazie alla startup Natural Fiber Welding le cui quote di mercato sono state acquisite, in parte, dallo stesso gruppo BMW.