L’acronimo ADAS sta per Advanced Driver Assistance Systems: con questo termine si indicano i sistemi di guida autonoma, presenti all’interno delle più recenti generazioni di auto. Sono un esempio il Lane Keeping Assist o il Cruise Control Adattivo. Secondo gli ultimi aggiornamenti della SAE International, gli ADAS sono stati classificati in 6 livelli classificati da 0 a 5. Vediamo quali sono.
ADAS: cosa vuol dire guida autonoma?
Già da tempo, quando si parla delle vetture di ultima generazione, si sente parlare sempre di più dei sistemi di guida autonoma. Rispetto dieci anni fa, le auto di oggi sono sempre più sicure e questo è dovuto anche all’introduzione degli ADAS. Partono dal livello 0, ovvero quello delle vetture che non presentano alcuna tecnologia di assistenza, per arrivare al livello 5, introdotto nelle auto del futuro che potranno viaggiare in totale autonomia. In quest’ultimo caso, il guidatore non dovrà dare alcun input alla vettura.
Nei Paesi occidentali, gli ADAS ammessi sono, al momento, quelli destinati alla guida semi-autonoma. Questo significa che le auto prevedono delle automazioni da parte della tecnologia presente a bordo: al guidatore è richiesta la presenza fisica, come il mantenere le mani sul volante, e un’attenzione vigile e costante durante tutto il tragitto.
Guida autonoma: i livelli
Nell’arco del tempo, le case automobilistiche si stanno muovendo per garantire i più alti livelli di guida autonoma. Vediamo, più nello specifico, cosa prevedono dal punto di vista dell’automazione.
- Livello 0: quello base
- Livello 1: gestione manuale del conducente
- Livello 2: gestione manuale con assistenza elettronica
- Livello 3: gestione elettronica più preponderante sui sistemi di guida e frenata
- Livello 4: guida quasi del tutto autonoma
- Livello 5: guida autonoma
Livello 0
Con il livello 0 si intendono tutte le vetture che vengono guidate in modalità manuale. Anche se ci sono alcuni aiuti alla guida, come il monitoraggio degli angoli ciechi, la frenata d’emergenza o il mantenimento della corsia, è sempre il guidatore a mantenere il controllo della vettura.
Livello 1
Con questo livello di guida autonoma, le vetture sono gestite manualmente dal conducente. Questi, però, viene supportato durante la guida da determinati sistemi tecnologici che lo informano su eventuali situazioni di pericolo. Per dare il segnale, emettono avvertimenti di tipo acustico o visivo. Un esempio di questi aiuti è rappresentato dal sensore per il mantenimento della corsia o dal cruise control adattivo.
Livello 2
Quando si viaggia con un’auto che prevede un livello 2 di assistenza alla guida, il conducente deve gestire la vettura manualmente. Allo stesso tempo, però, è supportato dall’elettronica di bordo che interviene su freno, sterzo e accelerazione laddove si verifichino delle situazioni non ordinarie di guida. Ecco che, in questo caso, si può già oarlare di guida semi-autonoma. Un esempio sono l’Autopilot presente sulle vetture del marchio Tesla, o il BlueCruise della Ford.
Livello 3
Le auto che presentano questo grado di automazione presentano dei sistemi tecnologici che vanno a intervenire su freno, sterzo e acceleratore anche quando le situazioni di guida sono “normali”.
Il conducente dovrà intervenire fisicamente solamente quando si presenta un pericolo sulla strada.
Al momento, in Europa non sono presenti sul mercato delle vetture in grado di supportare questo genere di automazione, mentre in Giappone lo si trova sulla Honda Sensing.
Livello 4
Le auto che prevedono questo livello di guida autonoma procedono in autonomia durante quasi tutta la durata della marcia. Un’eccezione è rappresentata, però, da quelle situazioni particolarmente avverse, come in caso di maltempo, per fare un esempio.
Una casa automobilistica che sta lavorando a questo ADAS è il gruppo Volkswagen con il suo concept della ID.Buzz.
Livello 5
Le vetture che prevedono questo tipo di automazione camminano su strada in maniera completamente autonoma, a prescindere dalle condizioni meteorologiche. Sono infatti in grado di intervenire da sole in tutte le situazioni che potrebbero avvenire quando si è alla guida di un’auto. Così, il conducente diventa anche lui un passeggero. Al momento, però, non esiste su nessun mercato mondiale un tipo di vettura del genere.