In questo articolo affrontiamo il discorso dell’inversione di marcia.
Quando si parla di un cambio di marcia, si tratta di una manovra abbastanza pericolosa che non è sempre legale. E’ questo il motivo per cui il Codice della Strada decide di punire tutti coloro che trasgrediscono questa regola. Lo fa con multe salate e, a volte, addirittura con la revoca della patente. Nei casi peggiori invece avviene direttamente la confisca del veicolo stesso.
In questo articolo si vedrà dove risulta vietata e cosa rischia chi infrange la legge. Saranno anche descritte le occasioni in cui sia possibile eseguire questa manovra.
Inversione di marcia: dove è possibile farla
Bisogna innanzitutto dire che, secondo il Codice della Strada, fare inversione non è vietato in maniera assoluta. Ci sono molti casi in cui è possibile eseguire tranquillamente questo genere di manovra senza incorrere ad alcuna sanzione particolare. A volte però si tratta di una vera e propria illegalità. Essendo infatti l’inversione di marcia una manovra alquanto pericolosa, ci sono delle leggi che stabiliscono dove esse sia o meno possibile.
Anche quando questa risulti essere legale, si invitano comunque tutti gli automobilisti a svolgere il cambio di direzione in maniera molto attenta. Una distrazione, seppur minima, potrebbe portare a gravi danni sia per se stessi, che per i passeggeri e il veicolo stesso.
Innanzitutto, c’è da dire che si può attuare l’inversione laddove vi siano delle strade con doppio senso di marcia. Deve essere estremamente importante il fatto che non ci sia né la presenza di una striscia continua, né di traffico. La visibilità deve inoltre essere molto buona. Qualora fossero presenti una di queste tre condizioni, allora non bisogna arrischiarsi in alcun modo di compiere questa manovra che potrebbe risultare fatale.
Bisogna sempre avere piano controllo di ciò che accade nella strada prima di ogni inversione di marcia.
E’ importante, al fine di prestare la massima cautela, avvisare gli altri veicoli di quella che sia la propria intenzione imminente. Ecco che è necessario azionare le frecce direzionali e, prima di iniziare a compiere la manovra, dare sempre precedenza a tutti altri veicoli.
Cambio marcia: dove non è consentito
Questa manovra non è mai consentita all’interno delle autostrade, oppure laddove ci siano delle curve, o ancora in presenza sia di dossi che di incroci. Non è possibile eseguire il cambio di direzione nemmeno in presenza di molto traffico oppure se la visibilità è ridotta o assente.
Non è possibile attuare il cambio marcia neanche se si stanno percorrendo delle strade che sono a senso unico, oppure in presenza della linea continua.
Le multe più salate sono riservate, inoltre, a tutti coloro che hanno svolto questa manovra laddove la visibilità fosse scarsa o in presenza di molto traffico. In questo caso, il Codice Stradale è più severo contro i trasgressori perché si rischia maggiormente non solo per se stessi ma anche per gli altri veicoli.
Inversione di marcia: quando e quanto si viene multati
Tutti coloro che eseguono il cambio di carreggiata in presenza di dossi, curve o incroci (scarsa visibilità), devono pagare una sanzione che parte dagli 84 euro per arrivare a un tetto massimo di 335 euro.
Il CdS è ancora più severo per gli automobilisti che vengono colti in flagrante mentre trasgrediscono la legge. Se infatti viene visto dalle autorità colui che svolge un’inversione laddove vi sia una curva oppure in luoghi dove la visibilità è ridotta, allora la sanzione va dai 318 fino ad arrivare a 1.272 euro.
In questi casi, si può procedere direttamente alla sospensione della patente fino a 3 mesi. Nei casi peggiori è possibile revocare tale documento fino a 6mesi.
La sanzione più grave è rappresentata dalle situazioni in cui ci si trova a cambiare direzione di marcia laddove vi siano carreggiata, svincoli per strade urbane o extraurbane, e le rampe. Per questi trasgressori viene prevista una multa pari a quasi 2 mila euro e può raggiungere un massimo di quasi 8mila euro. Bisogna aspettarsi inoltre la possibilità non solo della revoca della patente ma anche del fermo amministrativo.