Durante un raro momento di pausa dal Mondiale di Formula 1, Charles Leclerc ha offerto un’interessante visione personale su come immagina il futuro della massima serie automobilistica. Partecipando al GP de France Historique al circuito del Paul Ricard, il pilota monegasco della Ferrari si è immerso nel mondo delle auto storiche, respirando un’atmosfera che oggi si fa sempre più rara in Formula 1: quella dei motori che emozionano non solo per la potenza, ma anche per il suono.
Intervistato a bordo pista, Leclerc non ha nascosto la sua preferenza per il sound dei motori V10 e V12, icone degli anni d’oro della F1. “Mi piace il rumore dei V10, è semplicemente eccezionale!“, ha dichiarato con entusiasmo. Per il ferrarista, l’émotione che trasmettevano quei propulsori non ha eguali nella moderna Formula 1, dominata dall’efficienza e dalla tecnologia ibrida.
Il desiderio di un ritorno alle emozioni autentiche di Leclerc
Non si tratta solo di un’affermazione nostalgica. Leclerc ha espresso un vero e proprio desiderio di rivedere i motori V10 in Formula 1, sottolineando quanto il suono e l’impatto emozionale siano parte integrante dell’esperienza sia per i piloti che per gli appassionati. L’era attuale, caratterizzata da power unit silenziose e dominate dall’elettronica, offre prestazioni incredibili, ma, secondo il monegasco, ha perso qualcosa in termini di coinvolgimento sensoriale.
Ferrari e il momento di crescita della SF-25
Sul fronte più strettamente sportivo, Leclerc ha anche commentato la situazione della Ferrari. Dopo un inizio di stagione difficile, segnato da prestazioni altalenanti, la SF-25 sembra finalmente aver trovato una base solida su cui costruire il resto del campionato. La recente prestazione a Jeddah, dove Leclerc ha conquistato il primo podio stagionale, è stata una vera boccata d’ossigeno per Maranello.
“C’è ancora speranza“, ha affermato Leclerc, sottolineando come il lavoro di affinamento sul setup e l’arrivo degli aggiornamenti previsti per Imola potrebbero permettere alla Ferrari di ridurre ulteriormente il gap dalle prime posizioni. Una sfida complicata, ma che il pilota affronta con l’atteggiamento costruttivo che lo ha sempre contraddistinto.
Uno sguardo al futuro: il sogno della 24 Ore di Le Mans
Al di là della Formula 1, Charles Leclerc ha rivelato anche un altro grande sogno: partecipare alla 24 Ore di Le Mans. L’endurance, e in particolare la classica francese, esercita un fascino irresistibile sul pilota, che vede in questa competizione un possibile proseguimento naturale della sua carriera una volta conclusa l’avventura nel Circus.
“Mi piacerebbe molto poter correre la 24 Ore di Le Mans“, ha confessato Leclerc, aggiungendo che il sogno sarebbe ancora più bello se potesse realizzarlo insieme a suo fratello Arthur e ad Antonio Fuoco, attuale pilota ufficiale Ferrari nel Mondiale Endurance. Un trio tutto italiano-monegasco, che sarebbe sicuramente in grado di catalizzare l’attenzione dei tifosi.
La volontà di partecipare alla maratona di Le Mans è un chiaro segnale di quanto Leclerc stia già pensando a una carriera lunga e poliedrica nel mondo del motorsport, pronta a spaziare oltre i confini della Formula 1 pur mantenendo un legame fortissimo con Ferrari.
La tradizione Ferrari come filo conduttore
In tutte le sue dichiarazioni emerge un elemento chiave: l’attaccamento profondo di Leclerc alla Ferrari. Sia immaginando un ritorno ai motori emozionali della tradizione, sia sognando la 24 Ore di Le Mans al volante della Ferrari 499P, Leclerc vede il Cavallino Rampante come il centro della sua carriera presente e futura.
Un sentimento che si traduce anche nella fiducia nel progetto SF-25, pur consapevole delle difficoltà che la stagione presenta. L’obiettivo immediato resta quello di sfruttare ogni opportunità per migliorare, consolidare la competitività della monoposto e puntare a vittorie che possano ridare slancio all’ambiente di Maranello.
Charles Leclerc tra passato, presente e futuro
Charles Leclerc è oggi uno dei pochi piloti capace di coniugare passione per il motorsport tradizionale e professionalità moderna. Le sue dichiarazioni sulla bellezza dei V10, sulla voglia di ritrovare emozioni genuine in pista e sul sogno di correre a Le Mans mostrano un approccio romantico ma concreto, radicato nel rispetto della storia e della cultura delle corse.
Guardando al presente, Leclerc sa che la priorità è aiutare Ferrari a risalire la china in una stagione ancora tutta da scrivere. Ma già con uno sguardo proiettato oltre, verso nuove sfide che potrebbero arricchire una carriera già di altissimo livello.
La F1 del futuro, secondo Leclerc, dovrebbe recuperare parte della sua anima più autentica. E il sogno di vivere nuove avventure al fianco della Ferrari, magari sulle strade leggendarie della Sarthe, resta una motivazione fortissima che continua a spingerlo a dare il massimo, dentro e fuori dal paddock.