Nel panorama dell’evoluzione automobilistica che tende sempre più verso l’elettrico, Mercedes-Benz ha deciso di distinguersi con una proposta tecnologica che unisce il meglio dei due mondi. Il marchio tedesco è infatti l’unico costruttore al mondo a offrire una gamma completa di modelli con motorizzazione diesel plug-in hybrid, un’alternativa concreta ed efficace per il mercato business e per chi non vuole rinunciare a lunga autonomia e prestazioni efficienti.
Nel 2025, la strategia Mercedes si fa ancora più evidente: dopo aver ampliato l’offerta PHEV a ben 19 modelli, l’attenzione del marchio è tutta sulle versioni diesel plug-in, disponibili su quattro modelli chiave per le flotte aziendali: Classe C, Classe E, GLC e GLE, ciascuno declinato anche in variante SUV o Coupé. Una proposta che, in un contesto normativo e fiscale in rapida evoluzione, riesce a coniugare efficienza, sostenibilità e una gestione economica competitiva.
Diesel ed elettrico: il connubio vincente secondo Mercedes-Benz
Con l’entrata in vigore delle nuove norme fiscali che riformano le aliquote dei fringe benefit per le auto aziendali, i vantaggi dei motori diesel plug-in Mercedes risultano ancora più evidenti. La tecnologia PHEV Diesel, infatti, permette un significativo abbattimento del Total Cost of Ownership (TCO), parametro centrale per i fleet manager e le società di noleggio a lungo termine.
La gamma ibrida ricaricabile Mercedes copre oggi una fascia amplissima del mercato, con potenze che spaziano dai 163 + 109 CV della Classe A 250e fino ai 612 + 204 CV della sportiva AMG GT E PERFORMANCE. Ma è nella declinazione diesel plug-in, su modelli più grandi e strutturati, che la Casa trova la sua espressione più matura. Con autonomie in full electric fino a 129 km, le vetture come la Classe E 300 de offrono l’autonomia giusta per affrontare trasferte giornaliere senza consumare una goccia di carburante, rimanendo però pronte ad affrontare anche lunghi viaggi grazie al supporto del motore termico.
Una scelta di successo nel canale business
Nonostante il mercato PHEV italiano nel 2024 non abbia brillato – superato in performance persino dal full electric – Mercedes-Benz ha registrato una crescita costante nella propria quota plug-in nel noleggio a lungo termine. Il dato parla chiaro: nel 2024 il marchio ha raggiunto il 18% di penetrazione, salito a 23,3% nel primo trimestre del 2025. Numeri che riflettono una domanda crescente di soluzioni diesel plug-in, particolarmente da parte di aziende e professionisti.
Come ha dichiarato Mercedes, otto clienti su dieci scelgono la versione diesel con la spina rispetto a quella a benzina. La versione 300 de è diventata un vero punto di riferimento, tanto da rendere difficile tornare indietro una volta sperimentati i suoi vantaggi. L’equilibrio tra potenza, costi contenuti, autonomia reale e incentivi fiscali risulta imbattibile per chi gestisce flotte o percorre quotidianamente lunghe tratte.
Quattro modelli, una filosofia: la gamma diesel plug-in
La Classe C e la Classe E, sia in versione berlina che station wagon, rappresentano l’equilibrio perfetto tra comfort, efficienza e tecnologia, declinati in chiave aziendale. Le versioni ibride plug-in diesel garantiscono un’esperienza di guida fluida, con passaggi impercettibili tra elettrico e termico e una qualità costruttiva di livello superiore.
I SUV GLC e GLE, invece, aggiungono spazio, presenza scenica e versatilità. Grazie alla possibilità di viaggiare in modalità elettrica nelle zone a traffico limitato, questi modelli offrono ai professionisti la libertà di spostarsi senza limiti, anche nei centri urbani più restrittivi. E allo stesso tempo, offrono tutta la sicurezza della trazione integrale e l’autonomia necessaria per lunghi trasferimenti.
In ogni caso, la presenza della motorizzazione diesel come base, unita al supporto elettrico, rappresenta un punto di forza in termini di autonomia su percorsi extraurbani e consumi contenuti, anche con veicoli di grandi dimensioni e carichi importanti.
Innovazione e sostenibilità nel segno della concretezza
Mercedes-Benz ha dimostrato che la sostenibilità non significa compromesso, ma può tradursi in soluzioni efficaci e immediatamente applicabili, anche in un contesto di transizione energetica. L’approccio della Casa tedesca punta su soluzioni tecnologiche misurate sulle esigenze reali, evitando l’estremismo elettrico e offrendo un’alternativa ragionata e scalabile.
In questo contesto, il diesel plug-in diventa una carta vincente. Una tecnologia in grado di rispondere a tre bisogni fondamentali: riduzione delle emissioni, riduzione dei costi operativi e flessibilità d’uso. Tre caratteristiche che, per il settore business, valgono quanto e più delle prestazioni pure.
L’equilibrio tra innovazione e pragmatismo è incarnato dall’architettura modulare Mercedes, capace di adattarsi ai cambiamenti normativi e ai nuovi scenari della mobilità, offrendo già oggi una risposta concreta alla domanda di mobilità efficiente e sostenibile, senza rinunciare al DNA premium del marchio.
Mercedes-Benz, il futuro? Diesel plug-in ancora protagonista
Mentre il dibattito pubblico si concentra sull’elettrico e sulle scelte legislative, Mercedes-Benz continua a investire su tutte le tecnologie, compreso l’ibrido plug-in, ritenuto essenziale per il presente e per il futuro immediato della mobilità aziendale. I risultati del primo trimestre 2025 lo dimostrano: i clienti business scelgono l’opzione più razionale, e quella diesel plug-in, ad oggi, è ancora la più completa per rapporto qualità/prestazioni/costi.
Il Diesel con la spina è una scelta di concretezza, non di compromesso. Un’opzione strategica, unica nel suo genere, che solo Mercedes-Benz è in grado di offrire. E che, ancora una volta, dimostra come l’innovazione, quando parte da una solida base ingegneristica, riesce a tracciare la rotta anche nei momenti di maggiore trasformazione del settore automotive.