La Ferrari torna da Sakhir con una consapevolezza nuova: il lavoro in fabbrica inizia a dare frutti concreti. Il quarto posto di Charles Leclerc e il quinto di Lewis Hamilton al Gran Premio del Bahrain 2025 non sono soltanto due piazzamenti importanti in ottica classifica, ma rappresentano la fotografia più chiara di una SF-25 finalmente più competitiva, anche se non ancora da podio. La rossa si conferma come seconda forza del fine settimana, dopo l’irraggiungibile McLaren, e conquista un bottino di 22 punti nel mondiale costruttori, secondo solo a quello della scuderia di Woking. Insomma, la Ferrari è in crescita.
Si tratta di un passo avanti, forse il più evidente da inizio stagione, complice anche l’introduzione di aggiornamenti tecnici che sembrano aver dato nuova linfa alla monoposto di Maranello. Ma resta anche la consapevolezza che il percorso per tornare ai vertici della Formula 1 è ancora lungo, e che ogni dettaglio, soprattutto strategico, può fare la differenza.
Le strategie della Ferrari in crescita: la scommessa delle gomme medie
A rendere ancora più interessante la prova della Ferrari in Bahrain è stata la scelta tecnica controcorrente operata dal muretto: partire con le gomme medie, quando tutti gli altri top team hanno optato per la mescola morbida. Una decisione ponderata, pensata per aprire un ventaglio più ampio di opzioni strategiche durante la corsa, che si è rivelata efficace fino all’ingresso della Safety Car al giro 32. Quell’intervento imprevisto ha obbligato le monoposto a un pit stop anticipato, vanificando in parte la pianificazione originaria e costringendo la Scuderia ad abbandonare la strategia a due soste con mescola soft nel finale.
Secondo quanto dichiarato da Frédéric Vasseur, la Ferrari aveva previsto la seconda sosta intorno al giro 40, puntando su una gomma più prestazionale nel finale. L’ingresso della Safety ha cambiato tutto. In quel momento, la scelta più sicura è ricaduta sulla hard, unica mescola in grado di garantire la copertura della distanza residua senza rischi. Una scelta obbligata che ha tolto alla SF-25 la possibilità di giocarsela fino in fondo per il podio, soprattutto contro una Mercedes che, con George Russell, ha potuto sfruttare la morbida e recuperare terreno nel finale.
Le parole di Leclerc e Vasseur: scelte corrette, ma con rimpianti
Nonostante il risultato finale, Charles Leclerc ha difeso la strategia adottata dal team. Il pilota monegasco aveva suggerito in un primo momento una gara su una sola sosta, ma l’arrivo della Safety Car ha modificato completamente le carte in tavola. Secondo Leclerc, l’eventuale scelta della soft nel finale non avrebbe comunque cambiato il risultato in modo significativo. La priorità era salvaguardare la posizione in pista e portare a casa un risultato solido.
Per Vasseur, il quarto posto di Leclerc e il quinto di Hamilton sono indicativi di una Ferrari in crescita, che è riuscita a battagliare con Mercedes e Red Bull, e a mantenersi nella lotta con McLaren, che rimane ancora una spanna sopra. È proprio questo il segnale più importante del fine settimana in Bahrain: la SF-25 aggiornata si è dimostrata più solida, più costante e finalmente all’altezza dei big, anche se mancano ancora alcuni decimi per competere ad armi pari per il podio.
La nuova SF-25: aggiornamenti efficaci e potenziale in crescita
Gli aggiornamenti portati in pista a Sakhir hanno confermato l’efficacia delle scelte tecniche fatte a Maranello. Il pacchetto aerodinamico modificato ha migliorato la stabilità e il bilanciamento della vettura, permettendo a entrambi i piloti di trovare maggiore fiducia nel corso del weekend. Le differenze rispetto alla McLaren restano, ma sono sempre più contenute, e la Ferrari ha saputo difendersi egregiamente sia da Red Bull che da Mercedes. In particolare, la SF-25 è sembrata molto più efficace nella seconda parte di gara, quella tradizionalmente più problematica nelle prime uscite stagionali.
È un segnale che incoraggia, soprattutto perché arriva dopo il duro colpo subito in Cina, dove la doppia squalifica aveva tolto punti e morale al team. La risposta sul campo, invece, è stata netta: la Ferrari c’è, e può contare su una base tecnica solida sulla quale continuare a lavorare.
Hamilton ritrova fiducia: la reazione dopo la qualifica difficile
Se Leclerc ha dimostrato continuità, la nota positiva arriva anche da Lewis Hamilton, apparso finalmente più sereno e determinato. Dopo la brutta qualifica che lo aveva visto partire solo nono, il britannico ha messo in scena una rimonta convincente fino alla quinta posizione finale, alle spalle del compagno di squadra. Per un pilota del suo calibro, si tratta ancora di una prestazione al di sotto delle aspettative, ma è anche il primo vero segnale di adattamento a una vettura che non ha mai nascosto di faticare a comprendere.
Vasseur ha sottolineato come Hamilton stia ancora imparando a conoscere la monoposto, in particolare nella gestione della stabilità posteriore e nelle curve ad alta velocità. Ma la crescita è evidente e l’obiettivo, sia del team che del pilota, è quello di trovare un punto d’incontro tecnico che possa valorizzare le caratteristiche di entrambi i ferraristi. La prova in Bahrain può rappresentare un punto di svolta.
Ferrari, il gap si riduce: la sfida continua
Il Bahrain ha confermato un quadro in evoluzione. La McLaren resta la vettura di riferimento, ma la Ferrari, con la SF-25 aggiornata, si è avvicinata e ha mostrato un ritmo gara molto più competitivo. Il confronto con Red Bull è stato favorevole, mentre quello con Mercedes ancora altalenante. Tuttavia, la sensazione è che la Ferrari stia percorrendo la strada giusta, con una macchina che finalmente reagisce alle modifiche e una squadra che, al netto di qualche episodio sfortunato, sembra più solida e coesa.
Restano ancora da migliorare le prestazioni in qualifica e la capacità di leggere con anticipo le evoluzioni della gara, ma il pacchetto attuale offre margini di crescita. Le prossime gare diranno se il podio potrà finalmente diventare realtà. Intanto, a Maranello, si respira un cauto ottimismo: la SF-25 inizia a convincere, e il campionato è ancora lungo.