Nel paddock di Sakhir, dove tutto era iniziato a fine febbraio con i test invernali della Formula 1 2025, la Ferrari torna con l’obiettivo di verificare se le promesse tecniche della Ferrari SF-25 abbiano iniziato a trasformarsi in risultati concreti. E a parlare, a pochi giorni dal via del GP del Bahrain, è Frederic Vasseur, il team principal del Cavallino Rampante, che sceglie toni equilibrati, cauti, ma non privi di fiducia.
Dopo tre gare iniziali in cui la Ferrari non è mai salita sul podio, la quarta tappa del Mondiale assume un valore strategico. A Sakhir non si cerca solo una prestazione, ma anche – e soprattutto – una valutazione tecnica precisa: Vasseur lo ribadisce chiaramente, sottolineando che il Bahrain rappresenta un punto di confronto diretto con i dati raccolti nei test invernali, per misurare i progressi nella gestione della SF-25.
Bahrain, ritorno al punto di partenza per Ferrari: un circuito per verificare, non solo per gareggiare
“Il fatto che la quarta gara della stagione si disputi in Bahrain – spiega Vasseur, team principal della Ferrari– ci offre la possibilità di misurare i progressi che abbiamo fatto nella gestione della SF-25 rispetto ai test di un mese e mezzo fa”.
In effetti, nessun altro circuito del calendario offre una base comparativa così vicina tra dati di test e gara. La temperatura, l’asfalto, il tipo di curve: tutto permette ai tecnici Ferrari di verificare se gli interventi di messa a punto, apportati nelle ultime settimane, stiano andando nella direzione giusta.
Soprattutto dopo che nelle prime gare, tra compromessi di assetto e difficoltà nella gestione del carico aerodinamico, la Rossa ha faticato a stare al passo delle McLaren, che oggi sembrano avere la monoposto più performante.
McLaren ancora davanti: il nodo del bilanciamento
Vasseur è lucido e trasparente: “Sappiamo che ci manca ancora della prestazione per essere in grado di lottare con McLaren”. Non ci sono giri di parole: al momento, il team di Woking è davanti, sia in qualifica che in gara. E se da un lato Red Bull continua ad essere temibile con Verstappen, è il passo delle MCL60 a rappresentare il riferimento più immediato per Ferrari.
Per ridurre il gap, il team di Maranello non punta su soluzioni estreme, ma su un lavoro paziente e mirato: “Occorre fare dei passi avanti soprattutto in termini di ottimizzazione del bilancio vettura”.
Il bilanciamento, termine che in Formula 1 sintetizza l’armonia tra carico aerodinamico, comportamento meccanico e risposta del telaio, è il nodo centrale. Un’auto bilanciata consente ai piloti di spingere, di fidarsi del comportamento in curva, di sfruttare meglio le gomme. Ed è proprio lì che si giocherà la vera sfida tecnica del weekend.
Nessuna conferma ufficiale sugli aggiornamenti Ferrari
Nonostante le voci sempre più insistenti su un pacchetto di aggiornamenti tecnici in arrivo per il GP del Bahrain (tra cui un nuovo fondo, modifiche all’ala posteriore e prese freni), Vasseur non ha confermato ufficialmente nulla.
Anzi, nelle sue dichiarazioni prevale un approccio cauto: “La priorità è la comprensione al 100% del comportamento della vettura prima di introdurre aggiornamenti”. In altre parole: prima si vuole essere certi di aver letto correttamente i dati, di sapere dove intervenire e in che modo, per evitare di rincorrere soluzioni non validate.
È una scelta che evidenzia un metodo tecnico preciso: non servono aggiornamenti a tutti i costi, ma interventi efficaci, inseriti in un quadro coerente.
Il lavoro con la fabbrica di Maranello
Nel percorso di crescita della SF-25, Vasseur sottolinea anche il ruolo cruciale di chi lavora dietro le quinte: “Ci concentreremo sul bilancio della vettura anche con il supporto di chi opera in fabbrica a Maranello”.
Un riconoscimento importante al lavoro degli ingegneri e dei tecnici che, anche a distanza, contribuiscono alla raccolta dati, alle simulazioni, alle analisi. In un weekend così delicato, la sinergia tra pista e fabbrica può fare la differenza, soprattutto quando si cerca un guadagno anche minimo.
E proprio su questo concetto Vasseur insiste: “Dobbiamo curare nei minimi particolari tutte le fasi del weekend, consapevoli che anche solo un decimo di guadagno può significare stare davanti ad alcuni dei nostri rivali tanto al sabato in qualifica che la domenica in gara”.
Il valore di un decimo
In una griglia così compatta, dove le prime quattro squadre si giocano ogni posizione con margini infinitesimali, guadagnare anche un solo decimo al giro può significare passare dalla quarta alla seconda fila, o dal quinto al settimo posto.
Ferrari lo sa bene e Vasseur lo ribadisce con forza: la sfida si gioca sui dettagli, nella precisione esecutiva, nell’efficienza del lavoro ai box, nella qualità del bilanciamento vettura. Non è solo una questione di potenza o carico: è un insieme di fattori che si sommano, fino a costruire la prestazione.
Un Bahrain di verifica e (forse) svolta per la Ferrari
Il Gran Premio del Bahrain 2025 non sarà solo una gara da disputare, ma un vero e proprio crocevia tecnico per la Ferrari. È qui che si capirà se il lavoro fatto in queste prime settimane ha prodotto progressi tangibili. È qui che si vedrà se la SF-25 ha iniziato davvero a maturare.
Anche senza dichiarazioni roboanti o promesse di rivoluzioni, le parole di Vasseur lasciano trasparire un obiettivo chiaro: misurare il percorso, capire dove si è, e dove si può andare. E se arriveranno riscontri positivi, allora sarà tempo di aggiornamenti, di modifiche, di evoluzioni.
Ma per ora, la parola d’ordine resta una: equilibrio. Tecnico, strategico, comunicativo. È così che la Ferrari prova a riprendere il controllo del proprio destino in questa stagione 2025. E Sakhir sarà il primo, importante, banco di prova.