Il mercato auto in Italia continua a navigare in acque incerte nel 2024, registrando una crescita molto moderata nei primi dieci mesi dell’anno. Con un incremento dello 0,96% rispetto allo stesso periodo del 2023, le previsioni di vendita per l’intero anno sono state riviste al ribasso dall’UNRAE, che ora prevede una crescita complessiva dell’1,5%. Questo scenario evidenzia un mercato in cerca di stabilità e crescita, ma ancora condizionato da vari fattori macroeconomici e settoriali.
Mercato auto Italia a ottobre: crescita complessiva contenuta e previsioni al ribasso
L’incremento dello 0,96% nelle vendite di autovetture rappresenta una crescita molto limitata, e sottolinea le difficoltà economiche che il settore continua ad affrontare. La revisione al ribasso delle previsioni di vendita da parte dell’UNRAE, con una crescita stimata dell’1,5% per il 2024, sottolinea le sfide persistenti nel mercato. L’incertezza economica, combinata con l’inflazione e la crisi dei semiconduttori, ha influenzato negativamente il potere d’acquisto delle famiglie e la capacità produttiva delle case automobilistiche.
Per quanto riguarda il mese di ottobre 2024, invece, non si può parlare di crescita perché vi è stata una nuova flessione del 9,1%, vale a dire 126.488 auto immatricolate rispetto alle 139.078 dello stesso mese dello scorso anno.
Veicoli elettrici: mercato in fase di transizione
La quota di mercato dei veicoli elettrici, comprendendo sia i BEV (Battery Electric Vehicle) che i PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle), si attesta al 7,4%, in leggera flessione rispetto ai mesi precedenti. Questo rallentamento può essere attribuito alla riduzione del Fondo automotive, che ha sollevato preoccupazioni circa la sostenibilità della transizione verso la mobilità elettrica. Nonostante il calo, la crescita dei veicoli elettrici rappresenta un passo importante verso una mobilità più sostenibile, anche se la mancanza di infrastrutture adeguate continua a frenare un’adozione più ampia.
Segmentazione del mercato: dominano ancora i Suv, le berline rimangono in declino
Il mercato italiano delle auto vede ancora una volta una crescente popolarità dei SUV, che continuano ad espandere la loro quota di mercato. Al contrario, le berline e le station wagon mostrano sempre segni di declino, soprattutto nei segmenti A e B. Questo cambiamento nelle preferenze dei consumatori riflette una tendenza globale verso veicoli più grandi e versatili, capaci di offrire maggiore spazio e comfort.
Analisi per alimentazione: benzina e diesel in calo, ibridi in crescita
Sul fronte delle alimentazioni, la benzina continua a dominare il mercato, sebbene con una leggera flessione. Il diesel, invece, registra un costante calo, influenzato dalle normative sempre più stringenti sulle emissioni e dalla disponibilità di alternative più efficienti. Le alimentazioni a GPL e metano mantengono quote di mercato stabili, ma con volumi di vendita contenuti. Gli ibridi, sia full hybrid che mild hybrid, sono in crescita, indicando una maggiore accettazione da parte dei consumatori di queste tecnologie più ecologiche. Tuttavia, la crescita dei veicoli elettrici, pur stabile, è più lenta del previsto, segnalando la necessità di maggiori incentivi e infrastrutture.
Cosa influenza il mercato?
Diversi fattori stanno influenzando il mercato automobilistico italiano, tra cui la crisi economica, la transizione energetica, le normative Euro 7 e la crisi dei semiconduttori.
L’incertezza economica e l’inflazione stanno pesando sul potere d’acquisto delle famiglie, frenando le vendite di auto. Le difficoltà economiche stanno rendendo più difficile per molti italiani l’acquisto di nuovi veicoli, spingendo molti a posticipare o rinunciare all’acquisto.
La crescente attenzione verso la sostenibilità sta spingendo verso l’adozione di veicoli elettrici e ibridi. Tuttavia, la mancanza di infrastrutture di ricarica e gli incentivi limitati stanno rallentando questa transizione. L’UNRAE ha espresso preoccupazione per la riduzione del Fondo automotive, sottolineando che questa misura potrebbe ostacolare ulteriormente la diffusione dei veicoli elettrici.ì
Le nuove normative Euro 7 sulle emissioni, previste per i prossimi anni, potrebbero portare a un aumento dei costi dei veicoli e a una riduzione dell’offerta. Le case automobilistiche si trovano a dover investire ingenti somme per adeguare i loro modelli alle nuove normative, un fattore che potrebbe riflettersi sui prezzi finali dei veicoli.
La carenza di semiconduttori ha avuto un impatto significativo sulla produzione di auto, causando ritardi nelle consegne e limitando la disponibilità di nuovi veicoli sul mercato. Questa crisi ha esacerbato le difficoltà del settore, aumentando i tempi di attesa per i consumatori e limitando le opzioni disponibili.