Catadiottri, cosa sono e a cosa servono?

Misteriosi, ma utilissimi e sono presenti anche sulle auto. Ecco a cosa servono e perché non possiamo fare a meno dei catadiottri

cosa sono i catadiottri

Vi siete mai chiesti cosa sono i catadiottri? Magari li avete sentiti nominare solo a scuola guida, magari state studiando per i quiz della patente oppure siete semplicemente curiosi. In questo articolo, vi spieghiamo tutto su questo piccolo, ma importantissimo, componente delle auto (e non solo).

Definizione di catadiottro

Un catadiottro è un dispositivo ottico passivo che sfrutta il fenomeno fisico della riflessione per rinviare la luce nella direzione da cui proviene. In altre parole, quando una luce incide sul catadiottro, viene riflessa indietro verso la sorgente luminosa. Un suo sinonimo è catarifrangente.

Come funziona e a cosa serve?

Il catadiottro è tipicamente costituito da una superficie riflettente, spesso realizzata con materiali come vetro, plastica o metallo, con una forma geometrica specifica (ad esempio, prismi o parabole). Questa forma permette di dirigere la luce riflessa in un’unica direzione, aumentando la sua intensità e rendendola visibile da grandi distanze.

Cosa dice il Codice della strada?

I catadiottri e il loro uso è ovviamente disciplinato dal Codice della Strada Italiano. Le normative in materia riguardano veicoli, biciclette e altri mezzi di trasporto perché l’obiettivo di questi catarifrangenti è quello di  garantire la visibilità agli altri utenti della strada, soprattutto in condizioni di scarsa luminosità.

Per dare una panoramica generale dal punto di vista normativo, ecco i principali tre articoli del Cds che trattano questo argomento:

  • articolo 65
  • articolo 70
  • art. 192

Art. 65 Dispositivi di segnalazione visiva

Questo articolo si occupa di tutti quei dispositivi che aiutano i veicoli a essere ben visibili sulla strada, in particolare:

  • Comma 1: stabilisce che tutti i veicoli a motore, i rimorchi e i ciclomotori devono essere muniti di dispositivi di segnalazione visiva, tra cui i catadiottri.
  • Comma 2: specifica il numero e la posizione dei catadiottri obbligatori per le diverse categorie di veicoli. Ad esempio, le autovetture devono avere due catadiottri bianchi anteriori, due catadiottri rossi posteriori e un catadiottro arancione su ciascun lato.
  • Comma 3: prevede che i veicoli debbano essere muniti di un segnale mobile di pericolo in caso di fermata o di sosta in condizioni di scarsa visibilità.

Art. 70 Segnali di pericolo e dispositivi di segnalazione

  • Comma 6: stabilisce che i catadiottri devono essere omologati e devono recare il marchio del fabbricante e il numero di omologazione.

Art. 182 Norme per la circolazione dei velocipedi

  • Comma 6: specifica che i velocipedi devono essere muniti di catadiottri bianchi anteriori e rossi posteriori, oltre a catadiottri arancioni sulle razze delle ruote.

Ovviamente sono previste delle multe per il mancato rispetto di queste normative. La violazione delle norme sui catadiottri comporta una sanzione amministrativa da 26 a 102 euro per le biciclette e da 87 a 345 euro per i veicoli a motore.

cosa sono i catadiottri
Il posteriore di un’auto dove si nota un catadiottro nella parte inferiore

Per approfondire: Segnaletica orizzontale: cos’è, come funziona

I catarifrangenti nelle auto

La posizione di questi elementi sulle auto è anche questa disciplinata dal codice della strada e dalle norme europee. Questi sistemi devono essere presenti in vari punti, alcuni sono facoltativi mentre altri sono obblicatori:

  • parte anteriore: due catadiottri bianchi, posizionati simmetricamente sulla parte anteriore del veicolo, ad un’altezza minima di 350 mm dal suolo; sono facoltativi
  • posteriori: Due catadiottri rossi, posizionati simmetricamente sulla parte posteriore del veicolo, ad un’altezza minima di 350 mm dal suolo. Sono obbligatori.
  • Laterali: Un catadiottro arancione retro-riflettente su ciascun lato del veicolo, posizionato all’altezza del centro asse ruota. Obbligatori oltre una certa lunghezza.

Altri utilizzi

I catadiottri possono essere usati anche su altri supporti oltre ai veicoli. Vengono usati regolarmente nei segnali stradali (paline, cartelli, delineatori di corsia) perché in questo modo sono ben visibili nelle ore notturne. Non solo, sono presenti anche nell’abbigliamento tecnico per ciclisti, pedoni e lavoratori.

I vantaggi dei catarifrangenti

I catadiottri sono diffusi anche perché hanno tanti vantaggi:

  • Alta visibilità: garantiscono una visibilità eccellente anche in condizioni di scarsa illuminazione o di nebbia, rendendo gli oggetti su cui sono applicati facilmente individuabili.
  • Durata: sono generalmente resistenti alle intemperie e all’usura, garantendo una lunga durata nel tempo.
  • Basso costo: sono dispositivi relativamente economici e accessibili a tutti.
  • Facili da installare: l’installazione dei catadiottri è generalmente semplice e non richiede competenze tecniche particolari.

Domande frequenti sui catadiottri

A cosa servono i catadiottri bianchi?

I catadiottri bianchi sono posizionati principalmente nella parte anteriore del veicolo e servono a rendere l’auto più visibile di notte quando viene illuminata dai fari di un veicolo che sopraggiunge. In pratica, riflettono la luce dei fari direttamente verso la sua sorgente, aumentando la percezione della presenza del veicolo.

Che colore sono i catadiottri nella parte posteriore dell’auto?

I catadiottri nella parte posteriore dell’auto sono generalmente rossi. Il colore rosso è utilizzato per indicare la parte posteriore del veicolo e per segnalare la presenza di un ostacolo ai veicoli che seguono.

Come sono fatti i catarifrangenti?

I catarifrangenti, o catadiottri, sono costituiti da una serie di piccoli prismi che hanno la capacità di riflettere la luce in modo direzionale. Questi prismi sono inseriti in una base trasparente, solitamente in plastica, e sono progettati per riflettere la luce incidente nella stessa direzione da cui proviene.

Cosa segnalano i catadiottri?

I catadiottri segnalano la presenza e la forma di un veicolo o di un oggetto, rendendolo più visibile, soprattutto nelle condizioni di scarsa visibilità come la notte o la nebbia. In particolare, segnalano:

  • La larghezza del veicolo: i catadiottri laterali indicano l’ingombro laterale del veicolo.
  • La parte posteriore del veicolo:  catadiottri rossi posteriori segnalano la presenza di un veicolo che precede.
  • La parte anteriore del veicolo: i catadiottri bianchi anteriori segnalano la presenza di un veicolo che sopraggiunge.

Cosa sono i catadiottri stradali?

I catadiottri stradali sono dispositivi riflettenti posizionati lungo le strade, sui guardrail, sulle barriere e sui segnali stradali. Servono a delimitare la carreggiata, a segnalare curve o ostacoli e a rendere più visibili i bordi della strada durante la notte.

Dove si trovano i catadiottri nelle auto italiane?

I catadiottri nelle auto italiane si trovano in diverse posizioni:

  • Parte anteriore: sul paraurti anteriore, sui fari e sui cofani.
  • Parte posteriore: sul paraurti posteriore, sui fanali posteriori e sulle targhe.
  • Laterali: sui parafanghi, sulle porte e sui retrovisori.

Quale proprietà sfrutta un catarifrangente?

Un catarifrangente sfrutta la proprietà della riflessione totale della luce. Quando la luce colpisce un prisma del catarifrangente con un angolo specifico, viene riflessa internamente e poi diretta verso la sorgente luminosa, creando un effetto di “occhio di gatto”.

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