Gli pneumatici tubeless o gomme tubless per auto (talvolta scritto erroneamente, nella traduzione dall’inglese all’italiano) sono sempre più richiesti e godono di un successo non indifferente.
In caso di foratura si sgonfiano lentamente, al contrario di quelli con camera d’aria, limitano per questo il rischio di incidenti gravi e consentono di guidare fino all’officina più vicina prima di rovinare i cerchi o di provocare un sinistro.
Anche la riparazione è molto semplice, vista la presenza in commercio di appositi kit per la riparazione di pneumatici tubeless.
Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Guida agli pneumatici tubeless o gomme tubless per auto
Si chiamano pneumatici tubeless per auto ma molte persone, cercandoli velocemente sul web, scrivono gomme tubless. Tradotto letteralmente dall’inglese all’italiano, tubeless significa senza-tubo.
Si tratta in realtà di pneumatici in cui il gas o l’aria di gonfiaggio non presenta la classica camera d’aria, viene bensì trattenuta all’interno dalla struttura in gomma e acciaio.
Nel tempo, le gomme tubeless per auto hanno acquisito un successo sempre maggiore. Il motivo?
Si sgonfiano più lentamente rispetto ai tradizionali pneumatici, il che si traduce in maggior sicurezza alla guida in caso di foratura.
Pratici e durevoli, questo tipo di pneumatici può essere anche riparato in autonomia utilizzando i kit per la riparazione di pneumatici tubeless, di cui diremo a breve.
A produrli sono diverse aziende tra cui la celebre Michelin, specializzata nella produzione di gomme auto e altri veicoli di ogni tipo: estive, invernali, All Seasons e anche tubeless.
Pare che Michelin abbia creato l’antenato dei moderni pneumatici per auto tubeless. L’invenzione è fatta risalire al brevetto del 1930, di una gomma auto a camera d’aria incorporata.
Tuttavia la concorrente Goodrich dichiara di essere stata la prima, nel lontano 1946, ad immettere nel mercato il primo pneumatico senza camera d’aria.
Non tutti sanno che l’utilizzo delle gomme auto tubless risale agli anni ’50, quando vennero montate per la prima volta su vetture di serie.
Oggi, visti i loro numerosi vantaggi, sono utilizzate sulle auto, sulle moto e su diversi latri veicoli. Cosa sono esattamente gli pneumatici tubeless?
Strutturalmente non differiscono dalle altre gomme, se non per il fatto che il copertone deve avere un’aderenza molto elevata sul cerchio tramite il tallone (per questo motivo il cerchio deve essere ideato appositamente per ammettere la fuoriuscita d’aria).
Gli pneumatici tubeless: si sgonfiano più lentamente?- Vantaggi e Svantaggi
Fra i vantaggi degli pneumatici tubeless per auto vi è in primis il fatto che si sgonfiano più lentamente.
Come accennato, in caso di foratura le gomme tubeless si sgonfiano in modo graduale e lento, il che limita il rischio di sinistri gravi.
Montare gomme di questo tipo sulla propria auto giova innanzitutto la sicurezza stradale, specie se il proprio veicolo è abituato a macinare chilometri o a percorrere strade a pericolo forature.
Se il montaggio è corretto e la manutenzione periodica adeguata, la tecnologia tubeless consente di avere minor attrito al rotolamento e una sicurezza maggiore se a bucare la gomma sono piccoli oggetti (un sasso, un chiodo, un pezzo di vetro etc etc…), ma ecco un esempio pratico.
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Quando a forarsi è una gomma con camera d’aria la perdita di pressione è molto repentina.
La tubeless invece può trattenere l’oggetto responsabile della foratura, che diventa una sorta di tappo a impedire lo sgonfiamento veloce dello pneumatico.
C’è da dire che questo tipo di gomme presenta anche uno svantaggio.
L’assottigliamento della superficie senza camera d’aria, tanto nell’impronta a terra che nella parte laterale, aumenta il rischio di sgonfiamento veloce. Questo è il motivo per cui le gomme tubeless vengono utilizzate poco nelle gare in fuoristrada.
Tipi di gomme auto tubeless
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- SELF-SALING: Pneumatico antiforatura o autosigillante. E’ formato all’interno da uno strato di materiale sintetico dalle capacità autosigillanti. Quando l’oggetto appuntito perfora lo strato esterno diventa un “tappo” che richiude il foro appena formato;
- RUN-FLAT: pneumatico autoportante. E’ munito di una spalla rinforzata, che consente di guidare anche senza una pressione dello pneumatico superiore a quella esterna. I costruttori garantiscono una percorrenza di circa 100 km a velocità non superiori a 80 km/h. Non sempre, questo tipo di gomme si può riparare;
- ADVANCED DEFLECTION DESIGN: pneumatico a flessibilità aumentata. Si usa in agricoltura per ridurre la compattazione del suolo;
- INCREASED FLEX: pneumatico a flessibilità aumentata che a parità di pressione supporta un carico più elevato, del 20% circa:
- VERY-HIGHT FLEX: pneumatico a flessibilità molto aumentata, che a parità di pressione supporta un carico più elevato del 40% circa.
I kit di riparazione pneumatici tubeless: come si usano
Riparare uno pneumatico tubeless forato è un’operazione semplice che richiede poco tempo, specie se si utilizza un kit di pronta riparazione.
L’inserimento di una striscia c.d. “autovulcanizzante” è infatti più efficace rispetto alla toppa usata dai gommisti per aggiustare le gomme tradizionali.
Ecco un vantaggio non indifferente rispetto a queste ultime. Gli pneumatici tubeless per auto si riparano anche senza doverli smontare.
Quando si utilizzano i kit per riparare le gomme tubeless, basta lubrificare la punta a spirale con l’apposito liquido, per consentirle di avanzare facilmente nella gomma.
Se è presente un piccolo oggetto responsabile della foratura, prima di lubrificare è necessario rimuoverlo.
Il passo successivo è penetrare a fondo lo pneumatico con la punta a spirale, inserire una striscia auto-vulcanizzante nella cruna dell’ago, lubrificare la punta dell’ago con il liquido fornito dal kit e inserire l’ago a fondo nella gomma (per farlo è necessario compiere un movimento dall’alto verso il basso).
Ora ci si può aiutare con il pollice, per mantenere il collare schiacciato sulla gomma mentre si tira fuori l’ago. In questo modo si può controllare se la striscia auto-vulcanizzante è stata posizionata correttamente.
La riparazione può essere ultimata rimuovendo l’eccesso della striscia con la piccola lama in dotazione al kit.
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