Il mercato auto 2023 si è rivelato un anno di significativa crescita per il nostro Paese, ma le sfide legate alla transizione energetica e agli incentivi rimangono al centro delle discussioni.
Mercato auto 2023: più immatricolazioni, ma siamo lontani dal pre-Covid
Il mercato dell’auto italiano ha chiuso il 2023 con un aumento del 19,0%, registrando così 1.566.448 nuove immatricolazioni. Questo dato rappresenta un notevole balzo in avanti rispetto al 2022 perché parliamo di circa 250.000 unità in più. Tuttavia, il settore si trova ancora a lottare per recuperare completamente il divario creato dalla pandemia: siamo ancora indietro di oltre 350.000 vetture (-18,3%) rispetto al 2019.
Mercato auto 2023: il mese di dicembre
Il mese di dicembre ha contribuito positivamente all’anno con una crescita del 5,9% rispetto al dicembre 2022, totalizzando così 111.136 nuove immatricolazioni. Se però guardiamo a dicembre 2019, il calo complessivo si attesta intorno al 20,9%. Il rallentamento in dicembre, rispetto ai mesi precedenti e all’analogo periodo del 2022, potrebbe essere attribuito anche ai due giorni lavorativi in meno. Nel frattempo, case automobilistiche attendono gli incentivi statali.
Il Ministro Adolfo Urso ha annunciato la predisposizione di un DPCM per modificare le regole degli incentivi nel 2024, tuttavia, il Presidente dell’UNRAE, Michele Crisci, mette in guardia sulla possibile lentezza del processo burocratico, che potrebbe comportare ulteriori rallentamenti o addirittura la paralisi del mercato.
Transizione energetica: a che punto stiamo?
Il 2023 si rivela un anno deludente per la transizione verso veicoli più sostenibili. Le auto completamente elettriche (BEV) e le ibride plug-in (PHEV) hanno raggiunto rispettivamente il 4,2% e il 4,4% di quota di mercato nel corso dell’intero anno. Nonostante un aumento a dicembre, il progresso complessivo è inferiore alle aspettative e ha contribuito ad un aumento delle emissioni medie di CO2 nell’anno (+0,7%).
Michele Crisci sottolinea che la soluzione non risiede solo negli incentivi, ma suggerisce una revisione immediata del regime fiscale per le auto aziendali in uso promiscuo. Riducendo il periodo di ammortamento a 3 anni e legando la detraibilità IVA e la deducibilità dei costi alle emissioni di CO2, si potrebbe stimolare il rinnovo del parco veicolare.
Mercato auto 2023: analisi per segmento
Il 2023 ha visto una crescita delle berline nel segmento A, ma l’ascesa più significativa è nei SUV, che rappresentano rispettivamente l’11,1% e il 1,8% di share di mercato. I SUV mantengono una quota consistente anche nei segmenti B e C, mentre le berline del segmento D mostrano una crescita notevole.
Geograficamente, il Nord Est mantiene la sua leadership con il 30,7% di quota, grazie al noleggio. Il Nord Ovest scende leggermente al 29,9%, mentre il Centro Italia registra una crescita al 24,2%. Sud e Isole subiscono un leggero calo al 10,3% e 4,9% rispettivamente.
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