Conosci le Alfa Romeo più belle di sempre?
Dalla sua fondazione nel 1910 la casa italiana simpaticamente soprannominata “Biscione” (vedi il simbolo del marchio) ha lasciato orme indelebili nella storia.
A partire dall’Alfa 6C 1750 prodotta nel 1929 per approdare nuovo Suv elettrico, attesissimo dagli appassionati di Alfa Romeo, il salto non è stato breve.
Nel corso degli anni, la Alfa ha realizzato auto dal design elegantissimo, divenute vere e proprie icone di stile e status symbol di intere epoche. Ecco quali sono.
Alfa Romeo: le più belle nella TOP 5 di CarX.it
Non è facile stilare la TOP 5 delle Alfa Romeo più belle di sempre.
CarX.it però ci ha provato, traendo ispirazione dai modelli Alfa più famosi della storia ma anche dai più venduti.
Nella classifica realizzata spicca anche un nuovo arrivo: il B-SUV Alfa Romeo, rigorosamente elettrico, super-tecnolgico e in arrivo per il 2022.
Prima di approdarvi intraprendiamo però un viaggio a ritroso fra le Alfa.
Inizieremo dalla 6C 1750, prodotta a partire dal 1929. Le posizioni intermedie verranno svelate proseguendo con la lettura dell’articolo, ma ecco una piccola anticipazione.
La Giulia, in tutte le sue declinazioni, è una grande protagonista nella storia di Alfa Romeo.
La macchina del tempo è pronta, anzi, le auto del tempo sono pronte a salire sul palco della nostra TOP 5.
Qual è la più bella in assoluto? Dipende dagli occhi di chi guarda.
«De gustibus non est disputandum» (sui gusti, non si può discutere).
1. Alfa Romeo 6C 1750, l’originale dal 1929
La TOP 5 di CarX.it inizia da un esordio Alfa molto importante. Quello della 6C 1750 progettata da Vittorio Jano.
Questo modello iconico ci porta indietro nel tempo e agli anni ’30, momento in cui le “opere” automobilistiche italiane iniziano ad affermarsi fuori dai confini nazionali.
Route maestose, tenuta di strada perfetta, fanali “ad occhio”. Cosa chiederle di più? Oltre a rappresentare un simbolo delle Alfa è un simbolo delle auto vintage.
La 6C 1750 seppe farsi notare nel mondo delle corse, auto capace di vincere la Mille Miglia del 1929 e nel 1930.
Le caratteristiche del suo successo? Un motore 6 cilindri in linea; 46 CV; una velocità massima: 170 km/h e l’intrinseco legame con la stella Tazio Nuvolari.
Una vettura leggera, economica e dalle prestazioni brillanti. Così l’Alfa 6C 1750 è stata pensata in fase di progettazione.
Il risultato in questo caso superò le aspettative.
In una scala di voti da 1 a 10 merita sicuramente il 10 e lode.
2. Alfa Romeo Giulietta, 1954-1955: un vanto italiano
Come anticipato, le declinazioni Giulia e della Giulietta hanno riscosso un successo innegabile nella storia di Alfa Romeo.
La prima Giulietta risale al dopoguerra (1954-1955). Opera degli ingegneri Orazio Satta Puliga e Giuseppe Busso, una volta approdata sul mercato ne diventò in breve tempo regina indiscussa.
Non a caso l’Alfa Giulietta è riconosciuta come un patrimonio automobilistico italiano, e come potrebbe non essere altrimenti?
Vanto nazionale, merita la seconda posizione della nostra TOP 5.
Piccola curiosità: il suo nome, “Giulietta”, si ispira proprio alla protagonista dell’opera di William Shakespeare.
La versione più bella è la coupè o la 4 porte? Sempre questione di gusti, ma la coupè è avvolta da un fascino innegabile.
3. Alfa Romeo Duetto: icona di stile e sportività
Come definire la Duetto se non una vera icona di stile?
Con lei ripercorriamo la fine degli anni’60 e l’inizio dei ’70, in cui le auto decappottabili diventano icone di stile e sportività.
Definita come l’auto più longeva del “Biscione”, la Duetto è certamente fra le più celebri.
Merito della sua partecipazione al film cult “Il Laureato”, diretto da Mike Nichols e basato sull’omonimo romanzo di Charles Webb.
Dalla pellicola di Nichols, l’Alfa Duetto è apparsa in tantissimi altri film ed è stata prodotta senza soluzione di continuità dal 1966 fino ai primi anni ’90.
Il successo cinematografico della Duetto ha dato luogo a numerosi simpatici nomignoli. Così, oggi la si conosce anche conosciuta come “Spieder” e come “Osso di Seppia”.
Come non innamorarsi del suo motore 4 cilindri bialbero, dei due carburatori doppio corpo Weber e dei suoi 109 CV?
4. La Giulia (e la Stelvio), berlina dal profilo dinamico
La Stelvio nacque come “costola” dell’Alfa Giulia, ma le due berline trovano spazio sul nostro podio a braccetto.
Parliamo però in questa sede ella Giulia, modello che ha permesso ad Alfa Romeo di conquistare ampie fette del mercato europeo e d’oltre oceano (statunitense per la precisione).
La Giulia – tanto di cappello – ha saputo competere con rivali d’eccellenza, prodotte sopratutto in Germania, grazie ad un’eleganza innata e al profilo dinamico.
Guidarla è un vero piacere: sarà la manovrabilità dello sterzo, la comodità degli interni o la qualità degli ammortizzatori?
Fatto sta che l’Alfa Giulia ha fatto la storia e continua a lasciare tracce importanti, senza contare che nella versione Quadrifoglio, con il motore V6 biturbo da 510 CV, può considerarsi unica la mondo.
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5. B-SUV elettrico: il futuro 100% green delle Alfa
Al termine della carrellata di Alfa storiche non poteva mancare un nuovo arrivo. Si tratta del B-Suv Alfa, 100% elettrico e super-tecnologico.
Attesissimo dagli appassionati delle Alfa, il Suv ecologico del “Biscione” sta per arrivare.
Debutterà sul mercato nel 2022 e voci di corridoio ne anticipano il nome.
Forse si chiamerà “Brennero” e pare sia destinato a diventare la entry level della gamma del marchio di Stellantis.
Per ora sappiamo che verrà prodotto in Polonia, a Tychy, nello stabilimento ex Fiat Chrysler dove nascono anche le Fiat 500 e le Lancia Ypsilon.
Il Suv compatto punterà tutto su di un look accattivante, sul comfort di guida e sulla qualità dei materiali interni.
L’Alfa elettrico disporrebbe di un motore da circa 180-200 CV e di un’autonomia di oltre 400 km, ad un prezzo di circa 23.000 euro.
Per saperne di più però, bisogna pazientare ancora 1 anno.
