ZTL e auto ibride: come funziona in Italia e in Europa

Ecco come funziona in Italia e all'Estero

ztl

Come funzionano le ZTL quando parliamo di auto ibride? Beh, questa è una bella domanda che non ha una risposta semplice, soprattutto in Italia. Sì, perché nel nostro Paese – complice l’autonomia amministrativa – ogni Comune ha regole diverse, a volte diversissime. Il che ha portato alla creazione di una vera e propria giungla.

ZTL e auto ibride in Italia: come funziona nelle principali città

Appurato che ogni Comune ha le sue regole, se dovete viaggiare da una città all’altra (che sia per turismo o per lavoro non importa) conviene ottenere tutte le informazioni indispensabili sulle ZTL partendo dal sito istituzionale del Comune che vi interessa. In questa sede, ci occupiamo solo di alcune principali città italiane.

  1. Milano (Area C): le auto ibride possono entrare gratuitamente solo se dichiarano emissioni inferiori a 100 g/km di CO2. Altrimenti, è richiesto il pagamento di un ticket.
  2. Roma: l’accesso alle ZTL con un veicolo ibrido non è consentito, a meno che il veicolo non sia munito di un permesso specifico.
  3. Napoli: sia le auto completamente elettriche che le ibride devono pagare una tariffa annuale di dieci euro per l’accesso alle zone a traffico limitato.
  4. Torino: solo le ibride a benzina dei residenti con emissioni uguali o inferiori a 110 g/km di CO2 possono richiedere un permesso per l’accesso alle ZTL.
  5. Bari: è possibile entrare nelle aree a basse emissioni solo con un’autorizzazione, ma non è consentito sostare e si possono percorrere solo le “strade azzurre”.
  6. Genova: le ibride non hanno l’autorizzazione per l’accesso alle zone a traffico limitato.
  7. Bologna: le ibride possono entrare gratuitamente nelle ZTL, ma devono richiedere un “titolo autorizzativo” specifico.

Come potete notare, è una vera e propria giungla ed è uno dei motivi per i quali le multe fioccano che è un piacere. A tutte queste regole che cambiano da un Comune all’altro bisogna infatti aggiungere che, spesso, la segnaletica non è visibile o non è immediatamente comprensibile.

ZTL e auto ibride: come funziona all’estero

Nel resto dei Paesi europei le cose sembrano un po’ più semplici. Ecco qualche esempio.

Francia:

  • Contrassegno Crit’Air (certificato di qualità dell’aria) obbligatorio.
  • Il contrassegno verde permette l’accesso alle elettriche pure e ai veicoli a idrogeno.
  • Il contrassegno numero 1 è per i veicoli a gas e le ibride ricaricabili.

Spagna:

  • Le Zonas de bajas emisiones (Zbe) sono attive a Madrid e a Barcellona.
  • Sistema di contrassegni con diverse categorie, inclusi blu per le elettriche, verde e blu “eco” per le Gpl Euro 6, verde “C” per le diesel Euro 6, giallo “B” per le benzina immatricolate dal 2000 e le diesel targate dal 2006.
  • Nessuna considerazione per le ibride.

Regno Unito (Londra):

  • Per evitare la Congestion charge, necessario possedere una Bev o un’auto a idrogeno.
  • Le Ultra low emission zone (Ulez) prevedono un ticket aggiuntivo per alcune categorie, ma non menzionano le ibride.

Germania:

  • Sistema di contrassegni nelle Umwelt zone.
  • Contrassegno rosso per i veicoli più inquinanti, vietati in alcune zone.
  • Contrassegno verde per le elettriche pure e alcune altre categorie, inclusi molte ibride a benzina.
  • Contrassegno “E” per vetture plug-in con specifici requisiti di autonomia elettrica o emissioni di anidride carbonica.

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