L’auto elettrica è sempre più diffusa anche in Italia, anche se i numeri sono meno importanti di quelli di altri Paesi europei, e ha gli stessi identici problemi di un’auto termica. Ci riferiamo, ovviamente, al costo di un “pieno” di elettricità per la batteria che consente alle auto green di muoversi per un tot di chilometri. Come si risparmia sulla ricarica delle auto elettriche? Ecco la guida di Carx.
Auto elettrica: come si ricarica?
Non ci sono molti modi per ricaricare un’auto elettrica: al di là del recupero dell’energia cinetica dell’auto stessa, l’auto elettrica si ricarica attaccandola alla rete tramite un cavo. Con questo cavo, ne esistono di varie tipologie, si può usufruire di una colonnina pubblica oppure ci si può attaccare alla rete elettrica domestica tramite wallbox. Chiaramente, se ci si attacca alla “corrente” si consuma dell’energia che si deve pagare.
Auto elettrica, ricarica e fasce orarie
Il costo dell’energia elettrica è legato alla tipologia di contratto; il contratto a sua volta può prevedere diverse fasce orarie e diversi costi. In genere, le fasce orare si dividono in tre tipologie:
- mono oraria: un’unica fascia con un unico costo;
- bioraria: due fasce orarie;
- trioraria: tre fasce orarie.
Il costo delle varie fasce dipende dalla domanda di energia elettrica in quella specifica fascia. Meno è richiesta e meno costerà, e viceversa. Inoltre, è prevista una distinzione per i giorni della settimana: in genere nei festivi e nel week-end, l’energia elettrica costa meno.
Nella fascia bioraria le fasce orarie sono così suddivise:
- F1: dalle 8 alle 19 dei giorni feriali;
- F23: dalle 19 alle 8 del giorno successivo, festivi, sabato e domenica.
La tariffa trioraria invece è così:
- F1: dalle 8 alle 19 dal lunedì al venerdì;
- F2: dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 20, dal lunedì al venerdì; il sabato dalle 7 alle 23, festività nazionali escluse;
- F3: dalle 00 alle 7 ma anche dalle 23 alle 24 dal lunedì al venerdì, domenica, festivi tutta la giornata.
A ogni fascia corrisponde, ovviamente, un prezzo. Orientativamente, le fasce che costano meno sono quelle della mattina presto, della sera tardi e dei festivi/week end.
Come si risparmia sulla ricarica dell’auto elettrica?
Risparmiare sulla ricarica della batteria delle auto green è abbastanza semplice: basta ricaricarle nelle fasce orarie in cui il prezzo dell’energia è minore. Un contatore di 3 kW è sufficiente per caricare la batteria a 16A, non c’è bisogno di aumentare i kilowatt. Ci sono però altri metodi per risparmiare, a patto che possiate permettervi l’investimento iniziale.
L’auto elettrica ha senso se anche l’energia che viene usata per ricaricarla è green, cioè non proviene da fonti fossili. L’ideale sarebbe poter usufruire di un impianto fotovoltaico domestico e in questo caso la ricarica può essere fatta di giorno, quando l’impianto può sfruttare tutta l’energia del sole. Se si consuma direttamente l’energia, si risparmia su tutta un’altra serie di oneri e costi che compongono la bolletta tradizionale: accise, Iva, oneri di trasporto e quant’altro.
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