Ferrari elettrica con razzi ad aria compressa?

Una soluzione simile a quella ipotizzata da Musk, ma non è il solo brevetto dedicato alla mobilità elettrica.

suv di lusso

C’è sicuramente molta attesa, nel mondo automotive, per la Ferrari elettrica: la casa di Maranello non ha ancora svelato le carte, ma anch’essa – se le cose rimarranno esattamente come sono oggi – dovrà fare i conti con l’elettrificazione. I giornalisti statunitensi di The Drive hanno trovato un indizio interessante.

Ferrari elettrica: potrebbe avere dei “razzi” ad aria compressa

I giornalisti della testata statunitense hanno setacciato il Patent Public Search degli USA e hanno trovato, tra le decine di brevetti registrati dalla Ferrari, una registrazione piuttosto interessante. Si tratta di un sistema che promette di dotare l’auto di una dose extra di potenza. In parole “volgari”, cioè non ingegneristiche, il sistema è formato da dei “razzi” ad aria compressa che, una volta attivati, migliorano l’accelerazione.

Ferrari Purosangue

Questo brevetto è stato pubblicato non molto tempo fa, ma risale al 2019. Il sistema, certamente complesso, è costituito da alcuni “razzi” posizionati sotto la scocca. I razzi sono orientabili e, secondo il brevetto, sarebbero in grado di gettare verso l’esterno aria ad altissima pressione e potrebbero essere azionati dall’abitacolo. La Ferrari ha anche brevettato un “veicolo stradale dotato di serbatoio per gas compresso”.

Anche Tesla ha brevettato dei “razzi”

Anche la casa automobilistica Tesla ha brevettato un sistema simile: lo aveva annunciato lo stesso Elon Musk nel 2020. Secondo quanto dichiarato dall’imprenditore, questa tecnologia potrebbe essere usato sulla Roadster?

Ferrari elettrica: quando?

La data, ovviamente, non è ufficiale, ma lo sviluppo è in corso e si vede proprio dai brevetti depositati. La Ferrari ha brevettato diversi sistemi che hanno a che vedere con le auto elettriche: vi sono un “sistema di accumulo di energia per un veicolo a trazione elettrica”, un “convertitore elettronico compatto di potenza per il controllo di almeno un motore elettrico di un veicolo”, “centrale di comando, pacco batterie del veicolo e relativa modalità di montaggio”, “processo e un apparecchio per il controllo di un motore elettrico“, “veicolo stradale dotato di dispositivo di riproduzione per la realizzazione di un suono associabile ad un motore elettrico e relativo metodo” e così via.

L’aver registrato dei brevetti non ne implica l’utilizzo, ma è certamente un sintomo dello studio che l’azienda italiana sta portando avanti sulla futura Ferrari a emissioni zero.

 

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