Incentivi auto 2023: come funzionano, come ottenerli e da quando?

Gli incentivi auto 2023 dalla A alla Z: quanti fondi ci sono a disposizione e per quali tipi di veicolo, quando partono e come funzionano.

incentivi auto 2023

Gli incentivi auto 2023 sono tornati e bisogna fare in fretta: questa misura parte a inizio anno e ha due scopi. Da una parte si aiutano i cittadini e le cittadine a cambiare la vecchia automobile per passare a un veicolo meno inquinante in vista del 2035 (quando le auto termiche non potranno più essere immatricolate), dall’altra è un sostegno al settore automotive che ha subito diversi contraccolpi a causa della pandemia Covid.

Tali incentivi prevedono un contributo statale che si trasforma, per l’acquirente di un’auto nuova, in uno sconto sull’acquisto che va da 5000 a 2000 euro. Anche questa volta sono presenti incentivi per le auto tradizionali che inquinano meno, ma i fondi non sono tantissimi. Potranno essere acquistate auto elettriche, ibride mild hybrid, plug-in, benzina, diesel, gpl, a metano.

Come funzionano gli incentivi auto 2023?

Gli incentivi auto 2023 sono partiti il 10 gennaio e in poche ore sono già stati prenotati oltre 40 milioni di euro di incentivi. Quelli più gettonati sono gli incentivi 2023 per auto benzina, diesel, metano, gpl di terza fascia, ovvero con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 grammi per chilometro percorso.

Il funzionamento è molto semplice: è sufficiente comprare un’auto nuova. Ci sono tre fasce di emissione di anidride carbonica per chilometro e ci sono anche due fasce di prezzo che non si può superare.

La prima fascia è quella dedicata alle auto elettriche e ad auto ibride plug-in estremamente efficienti: 0-20 gr/km. Poi c’è la seconda fascia, dedicata alle auto ibride meno inquinanti e più performanti: 21-60 gr/km. Infine c’è la fascia per le auto termiche poco inquinanti a benzina e diesel, ma anche ibride mild hybrid e full hybrid nonché metano e gpl: 61-135 gr/km. Per la prima e la terza fascia, il prezzo che non si può superare è pari a 42.700 euro. Più alto quello della seconda fascia: 54.900.

Questo secondo anno di ecobonus auto mette sul piatto, in totale, 630 milioni di euro. Attenzione, perché non sono tutti destinati alle automobili (o per meglio dire autoveicoli, categoria M1), ma anche a motocicli/ciclomotori (L1e e L7e) e veicoli commerciali (N1, N2). Quindi, ecco la ripartizione dei fondi per tipologia di veicolo:

  • autoveicoli M1: 575 milioni, da suddividere in tre fasce di emissioni inquinanti (0-20 grammi di anidride carbonica per km, 21-60 grammi per km, 61-135 gr);
  • ciclomotori/motocicli: 5 milioni per quelli non elettrici, 35 per quelli elettrici;
  •  veicoli commerciali: solo elettrici, 15 milioni.

Quando partono?

Gli incentivi partono il 10 gennaio 2023: da questa data, i concessionari possono immettere nel sistema la richiesta per ottenere l’incentivo. Bisogna fare in fretta, perché alcuni plafond si esauriscono in fretta. L’anno scorso, in soli 20 giorni sono spariti letteralmente gli incentivi per la terza fascia di emissioni, cioè quelli destinati ai veicoli termici meno inquinanti. Sono anche le auto meno costose, dunque quelle che la maggior parte delle persone si può permettere.

Ecobonus auto 2023: come funzionano?

Il plafond per gli autoveicoli è piuttosto ricco perché sul piatto ci sono 575 milioni di euro, ma questa cifra va ripartita su tre fasce di emissioni inquinanti. Il legislatore ha previsto un fondo più cospicuo per le auto ibride plug-in, che rappresentano una via di mezzo tra i veicoli completamente elettrici e le auto più inquinanti. Ecco come sono suddivisi i fondi:

  • 190 milioni per veicoli con emissioni comprese nella fascia 0-20 grammi (auto elettriche). Il 5% è destinato anche ad attività di car sharing e noleggio;
  • 235 milioni per veicoli con emissioni nella fascia 21-60 grammi (ibride plug – in). Il 5% di questi fondi è destinato anche ad attività di car sharing e noleggio;
  • 150 milioni per veicoli con emissioni che rientrano nella fascia 61-135 (auto termiche basse emissioni).

Per ottenere l’incentivo è sufficiente comprare un’auto nuova che rientra in una di queste tre fasce: sarà il concessionario a occuparsi della parte burocratica relativa all’invio. Sono importanti i tempi di consegna: l’auto deve essere consegnata al compratore entro 6 mesi.

Tenete presente che, attualmente, ci sono problemi di approvvigionamento di materie prime e componenti, quindi potrebbero esserci ritardi. L’anno scorso, infatti, era stata decisa una proroga per i tempi di consegna perché il settore era in estrema difficoltà.

Altro punto da tenere a mente è che per ottenere l’incentivo, il compratore deve allegare al contratto che firma dal concessionario le seguenti dichiarazioni:

  • l’auto acquistata dovrà rimanere di sua proprietà per almeno 12 mesi;
  • se chi acquista è una persona giuridica, l’auto dovrà essere impegnata in car sharing o noleggio per almeno 24 mesi.

incentivi auto 2023

Incentivi rottamazione auto 2023

Lo sconto per l’acquisto di un’auto nuova va dai 2000 ai 5000 euro. Da cosa dipende? Da due fattori: la fascia di emissioni di anidride carbonica e la presenza o meno di un’auto da rottamare. Il veicolo da destinare alla rottamazione auto 2023 fa differenza: conta, infatti, 2000 euro in più.

Attenzione: la rottamazione si può utilizzare per tutte le fasce previste, ma il vantaggio è cospicuo solo per la prima e la seconda fascia, cioè per le auto plug-in e le auto elettriche. Altro aspetto da considerare è il limite di prezzo: il legislatore ha fissato un tetto oltre il quale non si può andare e questo restringe, ovviamente, la quantità di modelli a cui attingere.

Vediamo ora in dettaglio gli incentivi e le fasce di prezzo massime abbinato.

Fascia emissioni Incentivo senza rottamazione Incentivo con rottamazione Costo massimo del veicolo (Iva compresa)
Prima (0-20 grammi/km) 3000 euro 5000 euro 42.700 euro
Seconda (21-60) 2000 euro 4000 euro 54.900 euro
Terza (61-135) 0 euro 2000 euro 42.700  euro

In sostanza, la rottamazione vale 2000 euro in più di incentivo per la prima e la seconda fascia meno inquinanti. La rottamazione auto 2023, con relativo sconto, è valida per tutte le auto classificate dalla Euro 0 alla Euro 5. Le auto Euro 6 non possono essere rottamate. L’auto che va in rottamazione deve essere posseduta da almeno un anno da chi compra l’auto nuova o da un suo famigliare.

Sconto ISEE

E lo sconto ISEE? Nel 2022, il governo aveva previsto il 50% di incentivi in più per i redditi fino a 30.000 euro di ISEE. Con gli incentivi per le auto termiche meno inquinanti volatilizzati in 20 giorni, rimanevano solo le auto più costose e ovviamente meno accessibili per i redditi bassi. Ecco spiegato il motivo del 50% in più di incentivi statali per le auto elettriche e plug- in. Purtroppo, al momento, questo sconto per i redditi bassi non esiste più.

Auto elettriche 2023

Per le auto elettriche, cioè quelle comprese nella fascia di emissioni 0-20 grammi per chilometro sono disponibili 190 milioni di euro. Il 5% di questi fondi sono destinati ad aziende che si occupano di car sharing e noleggio. L’incentivo base le auto elettriche è di 3000 euro, ma sale a 5000 euro se si rottama un’auto inquinante classificata tra Euro 0 ed Euro 5.

L’auto elettrica, però, non deve superare il costo di listino di 42.700 euro, il che restringe ovviamente il numero di modelli tra cui scegliere. In Italia, la più venduta è la Fiat 500 elettrica che ha un prezzo di listino che parte da 29.950 euro.

Auto plug-in 2023

Gli incentivi per le auto ibride plug-in sono quelli più ricchi in assoluto perché parliamo di 235 milioni di euro in totale. Anche in questo caso il 5% del plafond è dedicato ad aziende che si occupano di car sharing e noleggio. Le auto ibride plug-in a basse emissioni sono il compromesso più efficace ed efficiente tra le auto elettriche e le auto termiche.

Non a caso sono molto diffuso e apprezzate, ma la loro fascia di prezzo è piuttosto alta e questo le rende non accessibili alle famiglie con redditi bassi (che sono la maggioranza delle persone e dunque posseggono la maggioranza del parco circolante).

Detto questo, con la rottamazione di un’auto inquinante (da Euro 0 a Euro 5), l’incentivo è interessante perché si passa da 2000 euro a 4000 euro. L’auto deve costare al massimo 54.900 euro (prezzo di listino Iva compresa).

In Italia, tra le PHEV, è molto apprezzata la Jeep Compass Phev: la versione Night Eagle parte da 48.750 euro.

Auto benzina, diesel, gpl, metano e ibride 2023

Infine c’è la terza fascia, quella che comprende le auto termiche (ibride comprese) che inquinano meno: le loro emissioni devono essere comprese tra 61 e 135 grammi di anidride carbonica per chilometro. Anche se inquinano meno, il legislatore ha pensato di favorire di più le auto meno inquinanti, di conseguenza per questi veicoli vi è un plafond minore (150 milioni di euro) e non è prevista la rottamazione. Ne consegue che l’incentivo è solo di 2000 euro.

In questa fascia rientrano tante tipologie di veicoli: termici classici a benzina e a motore, ma anche le auto a metano e gpl, nonché alcune ibride (mild hybrid e full hybrid).

Tra i modelli da prendere in considerazione ci sono: Citroen C3, Fiat 500X, Dacia Sandero, Seat Arona, Fiat Panda, Toyota Yaris Cross.

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